Calza Gaetano

Calza Gaetano

1810 - 1887

Note sintetiche

Scheda

Gaetano Calza (1810 - 1887), nativo di Budrio, sposato a Rosa Bignardi. Ce ne parla Ivo Luminasi nel suo “Dal Risorgimento all’Impero - i medicinesi”, pubblicato nel 1939. In questo prezioso testo l’autore inserisce Gaetano Calza tra i componenti della Guardia Provinciale Medicinese costituitasi il 24 febbraio 1831, in seguito ai moti liberali organizzati a Bologna e nelle Romagne, per fare cessare “il dominio temporale che il romano pontefice esercita sopra questa città e provincia”. È interessante analizzare i nomi che accompagnano quello di Gaetano Calza: Tomaso Simoni, Ignazio Cuscini, Emidio Monari. Tre persone che spesero la vita per gli ideali risorgimentali e che furono molto attivi nella cospirazione antipapalina. Certamente Gaetano condivide gli ideali risorgimentali, ma, mentre negli anni successivi molti nomi dei suoi compagni di lotta ritornano spesso nelle vicende militari e politiche riportate da Luminasi, il suo nome non viene più riportato in nessuna occasione. Sappiamo però, che il nostro, probabilmente distaccatosi dalla lotta attiva, è impegnato come fattore dell’Ospedale di Medicina. I documenti d’archivio riportano il suo nome come uno dei tre o quattro fattori che gestivano l’ingente patrimonio dell’Ospedale. Questo patrimonio si componeva di due lasciti in particolare: il lascito Jacomelli, antica famiglia medicinese, e il lascito di Monsignor Sante Coralupi (i faldoni dei documenti riguardanti l’ospedale portano gli stemmi di queste due personalità).

Coralupi (1716 - 1794) era un prelato medicinese che visse in pieno Settecento, il quale ebbe un’importante carriera come giureconsulto presso le Rote romane, visse a Roma a lungo, poi, ritiratosi dall’attività, tornò a Medicina suo paese natale, dove fece costruire una bella villa in campagna sulla strada San Paolo. Alla sua morte lasciò erede universale dei propri beni l’Ospedale di Medicina, in quanto confratello della Confraternita del Suffragio che allora gestiva l’attività ospedaliera. Lo stesso Giuseppe Simoni, ne “I monumenti della Terra di Medicina”, parla estesamente dell’oratorio di S. Paolo che sorgeva su via San Paolo nelle vicinanze della villa Calza. Ora, al suo posto, rimane un pilastrino con un’immagine votiva. Parlando di questo oratorio il Simoni dice: “Di questo oratorio è rimasta quella larva della cappellina di S. Paolo nell’attuale casa fattorale della tenuta del nostro Ospedale di S. Maria del Suffragio”. È evidente quindi che nella data della stesura del testo (1884) la villa appartiene ancora all’amministrazione dell’Ospedale. Gaetano e la moglie Rosa Bignardi furono molto prolifici, ebbero ben undici figli tra il 1835 e il 1847, nove femmine e due maschi. I due muoiono a breve distanza tra loro: Gaetano nel 1887 e Rosa pochi anni dopo. Tra gli undici figli di Gaetano ricordiamo in particolare Virginia, nata nel 1836, che sposò il dottor Giuseppe Evangelisti, appartenente ad una benestante famiglia medicinese; Cesare, nato nel 1844, padre di cinque figli che diedero lustro alla nostra città; infine Pio, nato nel 1847, che sarà generale del Regio Esercito e padre della pittrice Bianca.

Enrico Caprara

Testo tratto da 'Bianca Calza - L'ultima dei Gandolfi', Comune di Medicina, 2021.

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Documenti
Bianca Calza - L'ultima dei Gandolfi
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Bianca Calza - L'ultima dei Gandolfi. Catalogo della mostra, Museo civico di Medicina, ottobre - novembre 2021. © Comune di Medicina.

Calza Pio - carteggio
Tipo: PDF Dimensione: 1.11 Mb

Pio Calza (1847 - 1934), due lettere rivolte al padre Gaetano, 1867/8. © Museo del Risorgimento di Bologna.