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Amedeo Barbari

18 settembre 1902 - [?]

Scheda

Amedeo Barbari, da Augusto e Adele Naldi; nato il 18 settebre 1902 a San Benedetto Val di Sambro. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Impiegato.
Il 26 febbraio 1922, mentre si trovava nella sua abitazione a Ripoli (San Benedetto Val di Sambro) venne aggredito da alcuni fascisti guidati da Nino Jannelli.
Ne seguì una sparatoria nel corso della quale venne ferita gravemente sua madre che morì il giorno dopo all'ospedale.
Restò ferito leggermente.
Jannelli disse di essere stato sollecitato ad aggredirlo dagli agrari Celso Franchi e Tonino Stefanelli. Qualche mese dopo, il 2 settembre 1922, mentre si trovava a Lagaro (Castiglione dei Pepoli), insieme a Ugo Mezzetti, fu aggredito da alcuni fascisti.
I due si difesero e uccisero il fascista Silvio Celso Sammarchi. Processato il 2 luglio 1923, per l'omicidio del fascista, venne condannato a 4 anni e 10 mesi, per legittima difesa. Analoga pena fu erogata al Mezzetti.

Militò nella brigata Stella rossa Lupo e operò nella zona di Monte Sole.
Riconosciuto partigiano dall'1 febbraio 1944 alla Liberazione. [O]