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Giocondo Bacchilega detto/a Tomasino

27 gennaio 1894 - [?]

Scheda

Giocondo Bacchilega, «Tomasino», da Giacomo ed Elvira Parmeggiani; nato il 27 gennaio 1894 a Castel San Pietro Terme. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Salumiere.
Partecipò alla prima guerra mondiale col grado di caporale maggiore.
Membro del PCI fin dalla fondazione del partito, ebbe la casa devastata per due volte.
Nel maggio 1921, in seguito ad un'aggressione fascista, si difese ferendo a colpi di rivoltella un fascista e fu condannato a 2 anni di reclusione.
Arrestato a seguito della scoperta dell'organizzazione comunista imolese, con sentenza del 13 giugno 1927 fu prosciolto per non luogo a procedere.
La sentenza investì 276 antifascisti, 19 dei quali furono rinviati al Tribunale speciale, mentre gli altri 257 furono prosciolti perché le prove a loro carico erano limitate agli anni antecedenti le leggi eccezionali.
Bastonato a sangue il 20 settembre 1928, denunciò gli aggressori in questura, ma venne condannato dalla Commissione provinciale a 2 anni di ammonizione.
Il 31 dicembre 1937 fu di nuovo arrestato quale membro dell'organizzazione comunista bolognese che nel 1936 e nel 1937 era stata attiva all'interno dei sindacati fascisti. Il 2 settembre 1938 venne deferito al Tribunale speciale e con sentenza del 26 novembre 1938 fu condannato a 4 anni di carcere e a 1 anno di vigilanza per costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda. Scontò complessivamente 7 anni di carcere e 3 anni di ammonizione.
Liberato il 16 luglio 1943, Militò a Castel San Pietro Terme nella 66a brigata Jacchia Garibaldi con funzioni di commissario politico di battaglione.
Riconosciuto partigiano col grado di capitano dall'1 novembre 1943 alla Liberazione. [B]