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Orfeo Zamboni

8 marzo 1883 - [?]

Scheda

Orfeo Zamboni, da Amalio e Teresa Franceschelli; nato l’8 marzo 1883 a Baricella. Nel 1943 residente a Bologna. Impiegato.
Fu colpito da mandato di cattura, a cavallo del febbraio-marzo 1921 perché appartenente al Comitato comunale d'agitazione di Castel San Pietro nel corso della lotta agraria del 1920, si rifugiò per qualche tempo nella Repubblica di San Marino.
Aderente al PCI, fu perseguitato dagli squadristi che nel settembre 1922 lo catturano e lo pugnalano.
Nel giugno 1924 fu chiamato a Milano per fondare la Societa Editrice Unita Milano (SEUM) della quale fece l’amministratore e poi il direttore dal luglio 1925 al novembre 1926.
Pochi giorni dopo l’attentato a Benito Mussolini del 30 ottobre 1926 a Bologna, venne arrestato, incarcerato e, successivamente accusato di «ricostituzione di partito disciolto, propaganda, cospirazione, istigazione alla lotta». Venne processato dal Tribunale Speciale assieme ai massimi dirigenti nazionali del PCI, fra i quali Antonio Gramsci, nel corso del «processone». Con sentenza del 20 febbraio 1928, venne condannato a 15 anni, 4 mesi e 5 giorni di carcere. Una nuova sentenza istruttoria del Tribunale Speciale lo assolse, assieme a Ruggero Grieco, in data 18 marzo 1929, dall'accusa di «pubblicazione di giornali comunisti a Milano prima delle leggi eccezionali», dichiarandolo «latitante res judicata».

Durante l’occupazione tedesca collaborò con il movimento di liberazione. Riconosciuto patriota. [AR]