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Carlo Tornelli

1898 - 1964

Scheda

TORNELLI CARLO (1898-1964)
Laureatosi in Ingegneria a Bologna nel 1923 è iscritto all'Ordine nel 1928.
Il suo primo incarico fu il progetto della casa del Fascio per Casalecchio di Reno (1926-1931). Gli interni furono frutto dell'opera di Bega, col quale collaborerà per la I Mostra corporativa dell'agricoltura (1935). Qui i due, assieme a Santini, realizzarono un padiglione per la Mostra delle case rurali. Durante gli anni trenta partecipa ai numerosi concorsi cittadini: nel 1936 è segnalato al concorso per la sistemazione di via Roma (motto «Impero III») cui partecipa da solo; nel 1938 partecipa assieme a Vincenzo Civico, Liogo Dodi, Dagoberto Ortensi, Cesare Perelli, Galliano Rabbi, Giovanni Sacchi al concorso per il Piano regolatore di Bologna aggiudicandosi il terzo premio; nel 1939 al concorso per la casa Littoria di piazza VIII Agosto, Tornelli è vincitore dopo una prima selezione di progetti che vedeva i gruppi Marchesini-Pizzighini e Santini-Giordani-Ramponi-Stanzani, a un risultato paritario. Il progetto calzava perfettamente quelle che erano le direttive del bando: «L'edificio dovrà essere in armonia alle tendenze dell'architettura moderna e avere un carattere di imponenza e di sobria monumentalità con richiamo alle forme quadre  dell'architettura romana, in modo da denotare inequivocabilmente l'alta e significativa destinazione dell'edificio stesso».
Nonostante il primo premio, il progetto non sarà mai realizzato causa l'imminenza della guerra e le continue intromissioni del Partito nazionale fascista romano che iistituì un'apposita Commissione nel 1942 formata da Moretti e De Renzi.
Nel dopoguerra gli viene affidato l'incarico di restaurare il complesso della Banca del Monte, e di ristudiarne gli interni. Si dedicherà poi all'architettura ecclesiale realizzando uno studentato teologico per i padri domenicani a San Ruffillo; effettuerà il primo progetto per la chiesa di San Giovanni in Bosco (1961), il cui incarico verrà successivamente affidato a Vaccaro.
Si ricordano inoltre la realizzazione del Pio istituto di cura madre Fortunata Toniolo (1955), l'ospedale di Bentivoglio, il palazzo Maccaferri (a fianco del palazzo del Governo),
villa Turra in via Bellacosta, villa Turra in via de' Sabbioni, la ristrutturazione di palazzo Maccaferri in via de' Sabbioni; un edificio in via Don Minzoni, la palazzina a porta Santo Stefano, il palazzo in piazza Galileo in collaborazione con l'ingegnere Ramponi.
Ebbe inoltre rapporti professionali con le ditte Sassi e Amarena Fabbri.

Bibliografia: "Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950" di G. Gresleri (a cura di), P. G. Massaretti (a cura di), Marsilio 2001