Salta al contenuto principale Skip to footer content

Adriano Marabini

18 Febbraio 1897 - 1975

Scheda

MARABINI ADRIANO
Nato a Imola  il 18 febbraio 1897 da famiglia benestante - morto a Bologna nel 1975.
A Bologna, dove ha per maestro l'architetto Collamarini, compie i primi studi all'Accademia di belle arti, conseguendo la licenza di professore di Disegno architettonico.
Fin dalla giovinezza si dedica alla pittura e al disegno, realizzando bozzetti, paesaggi e figure con insolita sicurezza. Personalità estrosa, si dedica allo studio dell'architettura: le antiche ville di famiglia gli forniscono ispirazione per le prime opere. Mostra una particolare predilezione per l'architettura moderna: Wright e Gaudi in particolare.
Con l'avvento del fascismo aderisce al movimento ma non prende parte direttamente all'attività del partito. Dal 1922 al 1926 lavora nello studio di Paolo Graziani a Bologna, soprintendendo all'esecuzione di alcune opere (hotel Bristol a Trento, villa Pallesi, case Rossi, case Martelli, palazzo dell'Istituto immobiliare). Nel 1924, con altri architetti, ottiene il secondo premio nel concorso per il monumento ai caduti imolesi. Nel 1929 s'iscrive all'albo degli architetti. A questa data Marabini ha già eseguito alcune opere tra cui il restauro della casa Bizzi a Imola adiacente al palazzo Comunale, la costruzione di due ville dello stesso committente, una villa a Borgo Tossignano e numerosi progetti di restauro. Da questo momento l'attività e la velocità con cui esegue i progetti gli permettono di portare a termine un'imponente mole di lavoro, rendendosi noto anche fuori regione. Dal 1930 al 1935 collabora con il fratello Giuseppe, ingegnere, per il progetto della casa del Fascio di Imola e della camionabile Bologna-Ravenna. Nel 1939 sposa Anna Albertini di Bologna e qui si trasferisce definitivamente, aprendo lo studio di via Marsala; prende poi dimora in via della Concordia, in un edificio da lui stesso progettato. Nella sua casa allestisce una vera e propria quadreria, continuando l'attività di pittore con la quale aveva esordito. 

Nel 1945 entra a far parte con Vaccaro e Graziani del CEU (Centro Emiliano Studi Urbanistici) che si propone per la stesura di Piani di ricostruzione dei centri colpiti dalla guerra, accogliendo quanti «per la loro precedente attività professionale e culturale hanno acquisito sicura e riconosciuta competenza nel campo dell'urbanistica».
Dal 1946 l'attività di Adriano Marabini si svolge fra gli studi di Imola, Bologna e Macerata. Quale membro del CEU riceve l'incarico per il Piano di ricostruzione di Solarolo (Ravenna) dove realizza il palazzo Comunale, la chiesa parrocchiale e la scuola. Riceve titoli e onorificenze: è insignito dell'ordine cavalleresco dell'Accademia Clementina e gli sono proposti incarichi universitari che rifiuta, preferendo l'attività di libero professionista.
Lavora nello studio di via Marsala fino al 1970, anno in cui si ritira dall'attività.

Bibliografia: "Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950" di G. Gresleri (a cura di), P. G. Massaretti (a cura di), Marsilio 2001