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Oreste Grimaldi

1889 - 14 agosto 1916

Scheda

Grimaldi Oreste, di Alessandro, caporale nel 2 reggimento Granatieri, nato a Baricella nel 1889, dimorante a Baricella, morto per ferite sul campo (S. Michele) il 14 agosto 1916. Muratore. Ammogliato, lascia un'orfana.
Caporale del 2° reggimento Granatieri di Sardegna, morto il 14 agosto 1916 per ferite sul San Michele.
Il 1° e 2° reggimento formavano il corpo dei Granatieri di Sardegna. La brigata dal 23 gennaio al 19 aprile 1916 è alle dipendenze della 4° divisione, ed opera nel settore di San Floriano.
Solo fatto degno di nota è la lotta sostenuta il 29 marzo per respingere un forte e ben preparato attacco nemico nella regione del " Lenzuolo bianco ". Due battaglioni di granatieri ricevono per primi l'urto, che cercano di infrangere, ma il nemico con forze notevoli, superati i reticolati sconvolti e le trincee spianate dal precedente bombardamento, irrompe nelle nostre posizioni ed occupa un tratto di linee tra la strada di San Floriano ed il Peumica.
Con immediato contrattacco i rincalzi retrostanti, in unione con un battaglione del 7° fanteria, accanitamente lottando, ritolgono al nemico le trincee perdute, catturando 150 prigionieri; la brigata in questo combattimento riporta 690 perdite. Lasciata Percotto, dove ha potuto riorganizzarsi, la brigata si trasferisce a Bassano, quindi il 22 maggio 1916 entra in linea nel settore monte Cengio - monte Lemerle, altopiano d'Asiago.
Il nemico,sfruttando al meglio le asperità del terreno, si insinua nelle nostre linee in allestimento; audaci pattuglie di granatieri procurano di impedirgli l'avanzata.
Il 29 maggio il nemico, vinte le nostre difese in Val d'Assa investe in pieno il 2°battaglione del 1° reggimento Granatieri, annientandolo quasi. La lotta si accende accanita su tutto il fronte, specialmente presso Cesuna - Fondi ed il monte Cengio, e si protrae quasi ininterrotta il 30 e 31 maggio, né essa tende a scemare nei giorni seguenti.
Il 2 giugno la situazione si fa disperata, il nemico investe con furioso bombardamento a carattere distruttivo il Cengio, sferrando quindi un poderoso assalto con reparti in formazione serrata. Il 1°ed il 4° battaglione granatieri sono circondati da soverchianti forze nemiche e, pur opponendo strenua resistenza, soccombono completamente.
Il 4 giugno, i resti della brigata Granatieri di Sardegna, con altre forze inviate in aiuto, attuano una ultima e disperata linea di resistenza tra monte Pau e monte Busibollo, in Val Canaglia. Il giorno 7 giugno, finalmente , si attenua la spinta dell'attacco austriaco sul monte Cengio e, la brigata ormai ridotta ad un solo battaglione, viene mandata in zona di riposo a riorganizzarsi. Grimaldi Oreste esce indenne da quell'uragano di fuoco. Ai primi d'agosto del 1916, la brigata è in linea alla testa di ponte di Gorizia, che ancora resiste e ci sbarra la strada assieme all' inviolato monte San Michele.
La sera del 6 agosto, preceduta da violento fuoco di artiglieria, la brigata con indomabile slancio investe le difese nemiche del San Michele; ed alla sera la quadruplice cima è conquistata. Ma l'avversario manifesta subito di non volersi rassegnare alla perdita dell'importante posizione , ad alle ore 19 del 7 apre un micidiale controfuoco di distruzione contro le cime 1 e 2. Nonostante ciò le nostre truppe non abbandonano le posizioni su cui è stato profuso tanto sangue e quando il nemico manda avanti la sua fanteria, i superstiti escono dalle sconvolte trincee e ne fugano le fila non senza avere preso numerosi prigionieri. Proseguendo la battaglia, la brigata Granatieri si sposta lungo il vallone per mantenere il contatto col nemico che ha iniziato a ritirarsi.
Il 14 agosto, colpito a morte spirava Grimaldi Oreste.
(Paolo Antolini)