Scheda
Patriota, storico e archeologo. Fu deputato, senatore e consigliere comunale. Scoprì una necropoli dell’età del ferro (1835-‘55) e un sepolcreto di 139 tombe (per la maggior parte a incinerazione), nella sua tenuta a Villanova. Organizzò la prima esposizione nazionale di oggetti preistorici (1871) e diresse gli scavi della necropoli di Marzabotto. Insieme a Cesare Albicini ed altri, fu fondatore della Deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna. Era anche appassionato del Gioco del Pallone. E' sepolto alla Certosa di Bologna, Chiostro Annesso al Maggiore, lato sud, arco 31.
La cella ove venne sepolto presenta una forma molto semplificata. La parete di fondo è occupata da una stele timpanata, unica superstite dell'originaria sistemazione neoclassica eseguita dallo scultore Alessandro Franceschi (1789-1834). I tre busti dei defunti, murati assimmetricamente alle pareti laterali su mensole, appartengono alla cultura realista. Particolarmente interessante è quello di Gozzadina Gozzadini, figlia di Giovanni, firmato dallo scultore Federico Monti. Da segnalare anche l'attigua tomba della stessa famiglia, con bella edicola in stile Aemilia Ars, di Augusto Sezanne (1856-1935). Al di sotto del busto marmoreo che ritrae Giovanni è apposta l'epigrafe che recita: GIOVANNI CONTE GOZZADINI / SENATORE DEL REGNO / SOCIO D’OGNI PIU’ ILLUSTRE ACCADEMIA / FU L’ULTIMO SPLENDORE DELLA SUA STIRPE / DELLA QUALE RITRASSE / I SENSI MAGNANIMI E PII / LA FEDE ALLA PATRIA ALLA LIBERTA’ / INNOVANDONE LA GLORIA / CON L’OPERE DI STORICO CITTADINO / CON LE SAPIENTI ED AMMIRATE INDAGINI DI ARCHEOLOGO / ONDE DA QUESTO SUOLO / DISSEPPELLI’ LE GENTI E LE CIVILTA’ VESTUSTE / D’ANNI LXXVI / IL DI’ XXV AGOSTO MDCCCLXXXVII / FU RAPITO AL DECORO DI BOLOGNA E D’ITALIA / AL REVERENTE AMORE DELLA FIGLIUOLA / GOZZADINA ZUCCHINI / FATTA INFELICE NELL’AFFETTO / DOV’EBBE PIU’ DI DOLCEZZA
La rivista "Ars et Labor - Musica e musicisti - rivista mensile illustrata" ricorda che nel 1906 dopo la morte della figlia Gozzadina "è stata fatta la vendita degli oggetti d'arte contenuti nella preziosa collezione riunita con tanto amore ed intelletto dal senatore conte Giovanni Gozzadini. Fra le cose più importanti sono da ricordare tre ritratti delle sorelle Mancini, della scuola del Miguard, bene conservati; una Incoronazione della Vergine del maestro Simone dei Crocefissi; un graziosissimo dittico trecentesco di Jacobello Bonomo, contrastatissimo dai compratori in gara; due frammenti di pannelli trecenteschi gotici rappresentanti S. Domenico e S. Bernardino, che furono acquistati dall'incaricato di Wanderbilt per 1100 lire; una bellissima Madonna di scuola fiorentina, di autore ignoto, acquistata per 1150 lire; una splendida e ben conservata Madonna col bambino, della scuola del Cosmè Tura, comprato per 2600 lire; una caminiera con fregi in argento in stile Luigi XVI, comprata per 2350 lire; due piccoli canterani, graziosissimi, in stile Luigi XV, acquistati per 1000 lire."