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Base rilavorata dei Cornelii

cippo Fine del I-II secolo d.C.

Schede

Provenienza: Bologna, via Barberia 13, chiesa di S. Margherita

TRASCRIZIONE

[--- et in]

memoriam

P(ubli) Corneli

Saturnini

magistralis

Cornelia Prima uxor

ex indulgentia colleg(ii)

signum Liberi

basem caulas d(onum) d(edit)


TRADUZIONE

(...e in) memoria del maestro Publio Cornelio Saturnino la moglie Cornelia Prima, con il permesso del collegio, una statua di Libero, una base, un recinto diede in dono

Di questo cippo rimane solamente la parte inferiore dove, entro cornice, si ricorda il dono di Cornelia Prima al marito defunto Cornelio Saturnino. Ottenuto il permesso dal collegio di artigiani, forse fullones, cioè lavandai, di cui il marito faceva parte, la donna dedicò alla memoria del suo caro una statua del dio Libero, una base ed un recinto.

Curiosità: Il cippo fu recuperato dalla chiesa di Santa Margherita, dove fu reimpiegato dopo l’età antica. Le cronache raccontano che “cadde nelle mani” di Giulio Cesare Conventi, importante scultore bolognese del XVII secolo, che ne rimodellò una parte ricavandone una figura di putto, fino a che non fu fermato da Filippo Sacchi, cultore delle antichità, il quale riuscì a salvare dalla distruzione il lato iscritto.

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Descrizione tecnica

Marmo bianco: 47,5x42,3x28,5 cm. Inv. 19047