Schede
Da piazza de' Celestini si divide in due rami: uno raggiunge via Val d'Aposa, l’altro raggiunge via Santa Margherita.
Prima documentazione dell'odonimo: 1635.
L'odonimo vicolo Spirito Santo identifica oggi, come in passato, diversi tronchi distinti: un primo tronco da est a ovest congiunge piazza de' Celestini con un secondo tronco che si sviluppa (da nord a sud) da via Santa Margherita fino al fianco dell'oratorio dello Spirito Santo; da questo punto un terzo tronco sbocca in via Val d'Aposa, accanto all'oratorio, mentre, sempre da questo punto un quarto tronco si inoltra ad oriente e non ha sfogo.
Questo groviglio di vicoli venne ufficializzato dalla riforma toponomastica napoleonica come Pugliole dello Spirito Santo.
La delibera consiliare del 3 dicembre 1874, nell’ambito della riforma toponomastica postunitaria del 1873-78, semplificò il nome in vicolo Spirito Santo.
Il tronco cieco fino al 1512 raggiungeva via d'Azeglio, quando l'ampliamento della chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini creò il cul di sacco.
In questi vicoli furono trasferite le meretrici nel 1336. La presenza delle meretrici si prolungò, per quanto costellata di diversi trasferimenti da e verso la Corte dei Bulgari (nei pressi della Galleria Cavour) fino all'inizio del XVI secolo. La presenza delle meretrici fece sì che questo tronco venisse chiamato Borghetto del Bordello, nome poi mutato in Borghetto dello Spirito Santo, dopo l'erezione dell'oratorio tutt'ora esistente al numero 6 di via Val d'Aposa.
Tra XIV e XV secolo venne ricordata anche una via della torre dei Castellani o Catalani, che si riferisce quasi certamente a quello che si è chiamato poc'anzi secondo tronco, dove si trova la torre dei Castellani o Catalani.
Questo intrico di vicoli ebbe nel tempo i nomi di Borghetto del Bordello, via della Torre Cornacchina, via della Torre dei Catalani, Pugliole dello Spirto Santo, Postribolo, Pugliole del Bordello.
Tutti questi odonimi vennero, come abbiamo visto, unificati nel 1801 con l’unico nome di Pugliole dello Spirito Santo.
Si tratta un raro caso di Pugliole all’interno della seconda cerchia di mura.
E' evidente che fu l'oratorio dello Spirito Santo (costruito nel 1481, ma che prese questo nome nel 1497, ospitando la confraternita omonima), a dare il nome prima al borghetto, poi alle Pugliole, infine al vicolo.