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Monzuno, (BO)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

Le prime idee socialiste si fecero strada dal principio del secolo. Nelle elezioni politiche del 16 novembre 1919, il PSI a livello comunale ottenne oltre il 64% dei consensi. Il comune fu conquistato dai socialisti, per la prima volta, il 19 settembre 1920 e, nella seduta del 27 successivo, fu eletto sindaco Enrico Fabbri.

Nell'aprile del 1921 si scatenò la violenza squadrista contro le associazioni operaie. A Vado "i fascisti di ritorno da Monzuno - dove si erano recati a devastare le sedi di quelle Leghe - hanno invasa la Cooperativa di Consumo e la Camera del Lavoro asportando e bruciando ogni cosa. I danni ammontano a L. 10.000" (Fascismo, 285).
Il 29 dello stesso mese si svolse l'ultima seduta del consiglio comunale eletto. Il 27 giugno successivo s'insediò un Commissario prefettizio che restò in carica fino all'insediamento del primo consiglio dominato dai fascisti il 4 febbraio 1923. Poi dal 1927 si succedettero i Podestà. Durante gli anni del regime fascista, due nativi di Monzuno furono assegnati al confino di polizia per atti d'opposizione (Confinati).

Quando in Spagna scoppiò la rivolta capeggiata dal generale Francisco Franco, Angelo Bonfiglioli (classe 1896), muratore, proseguì la sua attività antifascista che, tra il 1920 e il 1923, gli aveva causato diversi arresti e l'aveva costretto ad emigrare in Francia, passando in terra iberica e partecipando nelle file degli "internazionali" in difesa di quella repubblica. 

Fonte: L. Arbizzani, Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese, Comune per Comune, Bologna, ANPI, 1998