Schede
Da piazza dei Martiri 1943-1945 a viale Pietro Pietramellara.
Prima documentazione dell'odonimo: 1947.
Il piano regolatore del 1889 prevedeva l'apertura di nuove strade, prendendo a modello i bouelvard parigini, con il sacrificio della cinta muraria del XIII-XIV secolo. La zona settentrionale di Bologna compresa tra Porta Lame e Porta San Donato fu quella maggiormente interessata da questo piano regolatore.
In particolare era previsto:
un asse stradale che andava dalle mura nei paraggi del porto a Porta San Donato;
il prolungamento a nord del Borgo delle Casse oltre il Canale di Reno (si veda la scheda su via Guglielmo Marconi);
l'apertura di una nuova piazza su cui dovevano confluire il nuovo asse e il prolungamento del Borgo delle Casse.
La nuova piazza consiste nell'attuale piazza dei Martiri 1943-1945 (chiamata a suo tempo Piazza Umberto I). Il prolungamento del Borgo della Casse fu realizzato e successivamente allargato prendendo il nome prima di via Principe Amedeo, poi di via Roma per diventare nell'ultimo dopoguerra via Guglielmo Marconi.
L'asse realizzato comprende l'attuale via Don Giovanni Minzoni (inizialmente battezzata via del Mille), da viale Pietro Pietramellara a piazza dei Martiri 1943-1945, via dei Mille, da piazza dei Martiri 1943-1945 a via dell'Indipendenza e via Irnerio da via dell'Indipendenza a piazza di Porta San Donato.
Molte le vie scomparse con l'attuazione del pianto regolatore del 1889.
Con via Don Giovanni Minzoni scomparve
vicolo Malacquisto;
con l'apertura di piazza dei Martiri 1943-1945 scomparve
via del Maglio;
con l'apertura di via del Mille le vie scomparse furono
vicolo del Giardino,
Pugliole di Sant'Elena;
con l'apertura di via Irnerio infine si aggiunsero all'elenco delle vie scomparse:
vicolo di San Benedetto,
Buco di Gatto,
vicolo della Conca,
vicolo delle Due Chiese,
Passo o Ponte del Gatto o delle Agucchie,
Borgo di San Marino,
Braina di San Donato.
Qui trattiamo della via scomparsa con l'apertura di Don Giovanni Minzoni.
Vicolo Malacquisto
Questa vicolo, che si innestava su via del Porto, a ponente dello scomparso convento di San Bernardino, si dirigeva a nord finendo senza sbocco in mezzo ad orti e prati.
L'odonimo Malacquisto comparve per la prima volta all’inizio del XVII secolo e fu ufficializzato nel 1801 con la riforma napoleonica.
Divenne vicolo Malacquisto con la riforma toponomastica del 1873-78 per poi scomparire in seguito all'attuazione del piano regolatore del 1889.
Ci sono solo ipotesi sull'origine dell'odonimo: esclusa la derivazione da una famiglia Malacquisti, mai esistita, si può pensare, per esempio, ad un cattivo affare sull’acquisto di un terreno.