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Pian di Macina (Scontro del 1921)

17 Aprile 1921

Schede

La mattina del 17.4.1921 transitarono da Pianoro una cinquantina di fascisti armati, a bordo di un camion e di un’auto. Guidati da Angelo Manaresi, erano diretti a Loiano per una manifestazione.
Numerosi militanti socialisti e comunisti di Pianoro decisero di organizzare un agguato ai due mezzi, quando sarebbero tornati a Bologna.
Si appostarono - quanti non si sa - su un ponte della costruenda Direttissima Bologna-Firenze, in località Musiano di Pian di Macina. Poco dopo le 21, quando transitarono i due mezzi, furono lanciate 4 bombe a mano, 2 delle quali non esplosero e sparati alcuni colpi di rivoltella. I fascisti risposero con fucili e rivoltelle. Tre fascisti rimasero leggermente feriti.
Il giorno dopo 150 fascisti fecero una spedizione punitiva a Pianoro e distrussero la sede del municipio e quella della CdL. Fu pure distrutta la sede della Lega sindacale a Pian di Macina. Numerosi gli antifascisti bastonati.
I carabinieri arrestarono, tra il 17 e il 18.4, Giovanni Baratta, Novello Baratta, Giovanni Bortolotti, Gualtiero Cappelli, Enrico Cevenini, Guerrino Cevenini, Giuseppe Dall’Olio, Augusto Dalmastri, Alfonso Nannetti, Adolfo Negroni, Aldo Negroni, Attilio Negroni, Armando Orsi, Aldo Serenari, Armando Stampini, Alfonso Tonelli e Luigi Ventura, tutti residenti a Pian di Macina.
A Pianoro furono arrestati: Alberto Cassani, Alfonso Cassani, Amleto Guidastri, Iginio Masina, Giulio Mazzoli e Luigi Mazzoli. Il 29.7 fu arrestato Giuseppe Nannetti e, qualche tempo dopo, anche Riccardo Gandolfi, Ernesto Gregori, Mario Martini ed Emilio Nascetti.
Molti degli arrestati furono prosciolti in istruttoria e liberati dopo avere subìto molti mesi di carcere.
Il 14.12.1922, davanti alla corte d’assise di Bologna, per rispondere di 7 mancati omicidi e di porto abusivo di rivoltella e di bomba a mano, comparvero: Enrico Cevenini, Guerrino Cevenini, Riccardo Gandolfi, Mario Martini, Iginio Masina, Luigi Mazzoli, Giuseppe Nannetti, Emilio Nascetti, Adolfo Negroni, Aldo Negroni ed Attilio Negroni.
Il 19.12 furono tutti assolti con formula piena, meno Aldo Negroni che ebbe un anno e 15 giorni per porto abusivo di arma. Ernesto Gregori, latitante, fu processato il 23.12 e condannato a 17 anni e 3 mesi.
Tutti gli imputati furono rimessi in libertà dopo avere scontato quasi 2 anni di carcere. [O]