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L'ACMA di Gaetano Barbieri

31 Luglio 1924

Schede

L'imprenditore Gaetano Barbieri (1881-1959) fonda in una piccola officina di via Lame l'Anonima Costruzioni Macchine Automatiche (A.C.M.A.), impresa nata per meccanizzare il confezionamento della polvere Idrolitina, prodotta da Arturo Gazzoni.
Dal 1927 vi opera Bruto Carpigiani (1903-1945), caposcuola riconosciuto dei tecnici e progettisti del settore.
Suo è il famoso brevetto della ruota "a zeta", applicata nella macchina ACMA 749 per gli incarti di caramelle.
Nel 1929 la ditta si trasferirà nel nuovo stabilimento di via Fioravanti, nei pressi della stazione ferroviaria.
L'assunzione nel 1936 di Giuseppe Clerico (1884-1948), proveniente dall'Olivetti, permetterà la formazione all'interno dell'azienda di un secondo gruppo progettuale, accanto a quello dell'"ingegnere" Carpigiani.
Fino quasi alla guerra l'ACMA è l'unica impresa italiana ad occuparsi di packaging.
Nel secondo dopoguerra molti tecnici formatisi nell'azienda costituiranno nuove imprese, determinando per gemmazione un sistema di officine, tutte dedite alla produzione e sviluppo di apparati per l'imballaggio e il confezionamento.
Il comparto delle macchine automatiche sarà uno dei cardini dell'industria meccanica a Bologna.

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