Schede
La Camera del Lavoro e l'Associazione degli Industriali si accordano per la concessione di un “Premio di Liberazione” ai lavoratori dell'industria, che si avvale del criterio di favorire maggiormente coloro che hanno combattuto per la libertà.
Chi può dimostrare di aver fatto parte delle formazioni partigiane ottiene infatti il premio intero di 3.000 lire, che equivale all'incirca a un mese di paga, mentre gli iscritti al Fascio repubblicano ne sono totalmente esentati.
Il 28 giugno un patto analogo viene siglato per i lavoratori del commercio.