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Dopo la rotta di Caporetto la città è invasa da migliaia di profughi veneti e friulani

24 ottobre 1917

Schede

Dopo lo sfondamento del fronte italiano a Caporetto Bologna è invasa da circa 16.000 profughi provenienti dalle provincie venete e dal Friuli.
Al fine di allestire asili improvvisati per i bambini orfani e per quelli che nell'urgenza della fuga hanno perduto i famigliari si occupano anche le sale cinematografiche.
Le prime strutture di accoglienza sono il Collegio Venturoli in via Centotrecento e l'Istituto dei Salesiani fuori porta Galliera. In città gli affitti raggiungono prezzi esorbitanti e prospera il mercato nero.
La Giunta bolognese e il "Resto del Carlino" aprono una sottoscrizione per gli orfani e per il comune di Udine, la cui amministrazione è temporaneamente ospitata a palazzo d'Accursio.

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