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Nicola Andalò

23 dicembre 1910 - [?]

Scheda

Nicola Andalò, da Antonio e Margherita Chini; nato il 23 dicembre 1910 a Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Colono mezzadro.
Nel 1928 cominciò a diffondere la stampa clandestina e in particolare «l'Unità». Per tale attività fu arrestato a Massa Lombarda (RA) nel settembre 1929 e liberato dopo 2 mesi di detenzione in quanto le indagini non approdarono ad alcun risultato.
Membro dell'organizzazione comunista imolese scoperta nel 1930 (89 furono gli arrestati), accusato di associazione e propaganda sovversiva e detenzione di armi, con sentenza del 19 maggio 1931 fu rinviato al Tribunale speciale che il 23 giugno 1931 lo condannò a 2 mesi e 15 giorni di carcere.
Lo stesso anno fu schedato. La Commissione provinciale gli inflisse 5 anni di confino a Ventotene (LT). Il 14 novembre 1932 fu liberato a seguito dell'amnistia del decennale fascista.
Nel 1936 fu accusato di diffondere le notizie di radio Valencia sull'andamento della guerra di Spagna. Dal giugno 1938 al giugno 1943 prestò servizio militare.
Dopo il 25 luglio 1943 partecipò all'organizzazione della Guardia nazionale di Imola. Alla fine del novembre 1943 entrò in contatto con i primi gruppi partigiani della 36a brg Bianconcini Garibaldi.
Nell'aprile successivo ebbe da Ezio Serantoni l'incarico di reperire l'attrezzatura utile per l'installazione di una tipografia clandestina a Imola.
Riconosciuto partigiano dall'1 ottobre 1943 al 14 aprile 1945. Testimonianza in RB2. [B]