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Altare dedicato alla Tempestas Iovis

II secolo d.C.

Schede

Provenienza: San Giorgio di Piano, località Villa Cinquanta. Rinvenuto nel 1881.

TRASCRIZIONE

Iovis

Tempestati

TRADUZIONE

Alla Tempesta di Giove

Tempestas, o più di frequente Tempestates al plurale, era la figura divina preposta alle perturbazioni atmosferiche, con una tradizione molto arcaica nel mondo romano. Più unica che rara è l’accezione “di Giove”, che ha portato a diverse interpretazioni della dedica. Si tratterebbe, infatti, secondo alcuni di una invocazione all’entità astratta della tempesta, secondo altri all’attimo propizio, all’evento favorevole, al consenso di Giove, oppure ancora di una supplica per ottenere il favore del dio, supremo dominatore delle forze distruttrici atmosferiche.

Curiosità: L’altare proviene dallo stesso sito in cui furono recuperati altri due altari molto simili, l’uno con dedica a Liber pater e Libera, l’altro con dedica a Nettuno. Il primo di essi doveva essere connesso al culto della coppia divina di Libero e Libera, preposta alla tutela della fecondità sia umana che animale, e con un forte legame con Dioniso-Bacco, quindi col vino e con la viticoltura. L’altro doveva onorare Nettuno come protettore delle acque interne, sempre che non si possa pensare, come ipotizzato, ad un legame con la presenza nella zona di veterani della flotta di Classe, insediatisi qui dopo la fine del loro servizio militare.

Consulta l’epigrafe nel database UBI ERAT LUPA

Descrizione tecnica

Pietra calcare: 87x38,3x38,4 cm. Inv. 19037