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Zecca, della

Via della Zecca (via scomparsa)

Strada

Schede

Via della Zecca fu il nome dato durante la riforma toponomastica del 1873-78 ad uno dei vicoli che attraversavano l'isola circondata dalle vie: Ugo Bassi (già via dei Vetturini), Giacomo Venezian (già piazzola del Carbone), IV Novembre (già via delle Asse) e Cesare Battisti (già via Imperiale di S. Prospero).
La riforma toponomastica napoleonica ufficializzò con l’unico odonimo Stallatici un reticolo di vicoli all’interno dell’isola. Il vicolo che si affacciava su via dei Vetturini, fu quello che venne ridenominato via della Zecca.
La riforma del 1873-78 non fece altro che riproporre un odonimo, via della Zecca, che era già in uso nel XVII secolo. Fu il palazzo della Zecca, costruito nel 1577/78 in angolo tra la via dei Vetturini (via Ugo Bassi) e la nostra via a generare l’odonimo.
Da segnalare che nel XVIII secolo la nostra via veniva chiamata anche via di San Marco, dall'Osteria di San Marco che era sulla via dei Vetturini, all'angolo a ponente di via della Zecca.

Questi vicoli scomparvero con gli sventramenti iniziati nel 1927 per allargare via Ugo Bassi e che cambiarono completamente l’assetto viario di questa zona.
Le vie e vicoli scomparsi a causa di questi sventramenti furono:
il vicolo Stallatici;
via della Zecca (non non confondere con l'attuale via della Zecca, che ha un percorso completamente diverso);
via delle Banzole e via dei Caprara, scomparse con l'apertura di piazza Franklin Delano Roosvelt.

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