Salta al contenuto principale Skip to footer content

Iolanda Vignoli detto/a Iole, Biondina

2 maggio 1927 - [?]

Scheda

Iolanda Vignoli, «Iole, Biondina», da Odoviglio e Maria Guazzaloca; nata il 2 maggio 1927 ad Anzola Emilia; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Pellicciaia.
Di famiglia antifascista, subito dopo l’8 settembre 1943 incominciò a lavorare nel movimento resistenziale sorto ad Anzola Emilia. La sua attività si intesificò con il rientro ad Anzola Emilia del fratello Armando .
Militò nel btg Tarzan della 7ª brigata GAP Gianni Garibaldi, con funzione di staffetta e, come tale, fu incaricata di mantenere i collegamenti con la base partigiana di via Decumana (Bologna).
Prese parte a tutte le manifestazioni organizzate ad Anzola Emilia, tra cui quella di Immodena contro la trebbiatura.
Il 6 novebre 1944 si portò nella base dell'Ospedale maggiore per partecipare alla battaglia di Porta Lame del 7 novembre 1944.
Successivamente, riuscita a filtrare tra le maglie dei nazifascisti, rientrò ad Anzola Emilia. Il 5 dicembre 1944, appreso che era in corso il grande rastrellamento di Amola (San Giovanni in Persiceto), si preoccupò di avvertire il maggior numero di staffette per evitare la cattura. Recatasi nella base della famiglia Stopazzini, si portò a Castelfranco Emilia (MO) e, successivamente, con Raffaele Buldini, si trasferì a Monteveglio dove, il 6 gennaio 1945, ritrovò il fratello Armando.
Entrò nella brigata Matteotti Panaro della div Modena operando nella zona di Zocca (MO). Per sfuggire al rastrellamento tedesco, con un gruppo si portò nella zona di Civago (RE) e, attraversato la Garfagnana, scese a Barga (LU) e poi raggiunse Pescia (PT). Venne ricoverata nell'ospedale locale dove rimase fino al 10 maggio 1945, quando «con un autocarro messo a disposizione dall'esercito italiano ritornai finalmente a casa».
Riconosciuta partigiana dall'1 aprile 1944 alla Liberazione. [AQ] Testimonianza in Anzola: un popolo nella Resistenza, a cura di A. e L. Graziosi, Anzola Emilia 1989.