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Umberto Crisalidi, commissario politico della Stella Rossa

Schede

In molte occasioni, fra i primi d’ottobre 1943 fino agli ultimi giorni del settembre 1944, in tutto il periodo, cioè, di attività della Brigata “Stella Rossa”, la simpatia e la solidarietà della popolazione e specie dei montanari si trasformò in collaborazione attiva e ciò consentì di accelerare la formazione della Brigata, di assicurarle la necessaria protezione e anche di favorire i successi di molte iniziative militari. Se però questo apporto di simpatia e di collaborazione fu determinante per la “Stella Rossa” è anche vero che non mancarono difficoltà e persino veri e propri atti di tradimento. Clamoroso fu il tradimento di Olindo Sammarchi, militante nella brigata nera, finanziato dalla stessa, il quale assoldò un sicario che, introdottosi fra quanti giungevano da più parti per combattere i nazifascisti, un giorno armato di pugnale, approfittando di una pausa di riposo (dopo una notte impiegata all’attacco di pattuglie tedesche sulla via Porrettana), tentò di uccidere il Lupo. Soltanto il tempestivo intervento del partigiano Alfonso Ventura, anch’egli accovacciato nel rifugio e svegliato dalle grida lanciate dal Lupo, già ferito da tre pugnalate del sicario, riuscì ad impedire l’uccisione, freddandolo con il revolver. Successivamente fu ordinata una inchiesta che determinò la responsabilità e lo smascheramento del Sammarchi. [RB5]
Note
2