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Isolina Turrini detto/a Lina

17 febbraio 1923 - [?]

Scheda

Isolina Turrini, «Lina», da Fernando ed Ermelinda Vecchietti; nata il 17 febbraio 1923 ad Anzola Emilia; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Operaia alla Ducati.
Militò nel battaglione Tarzan del dist della 7a brigata GAP Gianni Garibaldi ed operò ad Anzola Emilia.
Appartenente ad una famiglia di sentimenti antifascisti, dopo l'8 settembre 1943 partecipò ad Anzola all'assalto dell'ammasso del grano.
Nell'ambiente di lavoro della Ducati maturò la sua decisione di partecipare alla lotta di liberazione. Dopo aver preso parte allo sciopero dell'1 marzo 1944, alla manifestazione contro la trebbiatura ad Anzola Emilia del luglio e al comizio clandestino del settembre, Raffaele Buldini la inserì nel movimento partigiano come staffetta.
Sfuggita al rastrellamento di Amola (San Giovanni in Persiceto) del 5 dicembre 1944, fu catturata il 12 dicembre 1944 mentre si trovava nascosta negli spogliatoi del campo sportivo di Anzola. Condotta a Bologna, fu interrogata dalle SS in via Santa Chiara e, nonostante le percosse e i maltrattamenti, non rivelò alcun nome.
Rinchiusa nel carcere di San Giovanni in Monte (Bologna) il 22 dicembre, fu condotta a Bolzano nel campo di concentramento e impiegata nel lavoro per le IMI di Ferrara. A seguito del bombardamento della ferrovia, non venne trasferita in Germania.
L'1 maggio 1945 fu liberata e dopo un viaggio, in parte a piedi e in parte a bordo di un camion, rientrò ad Anzola il 15 maggio 1945.
Riconosciuta partigiana dall'1 giugno 1944 alla Liberazione. [AQ] Testimonianza in Anzola: un popolo nella Resistenza, a cura di A. e L. Graziosi, Anzola, 1989.