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Tomba Castelli

1922 - 1927

Schede

Virginia Castelli acquista il 22 luglio 1922 per 2.000 lire un posto sepolcrale in Certosa, costituito da una nicchia personale, per contenere le spoglie del fratello Giovanni, morto nel 1921. La targa bronzea offre un'effigie convenzionale dell'estinto a cui affianca una stilizzata macchina fotografica contornata da rami d'ulivo. Fotografo bolognese con studio in via Marsigli 15, Castelli era specializzato nella riproduzione fotografica di stampe e codici antichi ma ritraeva anche personalità cittadine, come il poeta Giovanni Pascoli, immortalato nell'inverno del 1910. Collaborò con il noto collega Alessandro Cassarini all'edizione della raccolta fotografica dei castelli italiani. Il lavoro dedicato alla regina Margherita e svolto sotto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione durò otto anni, nei quali il materiale venne raccolto, ordinato organicamente e descritto sotto il profilo storico e artistico.

Bologna, Certosa, Corsia annessa al Chiostro IX. Sulla targa in bronzo «S Montaguti». Sulla lapide a sinistra «AL CAV / GIOVANNI / CASTELLI», a destra «CHE DELL'ARTE SUA / SENTÌ / LA DIGNITÀ E LA BELLEZZA / E DELL'AMICIZIA / IL PROFONDO IDEALE / N. 1864 - M. 1921».
Federica Fabbro

Testo tratto da: F. Fabbro, Silverio Montaguti (1870 - 1947), Bononia University Press, 2012. Fonti: Bologna, Archivio del Cimitero Comunale della Certosa, Foglio sepolcrale Castelli Virginia del 1922. Bibliografia: Pietro Poppi e la fotografia dell'Emilia, a cura di F. CRISTOFORI e G. ROVERSI, Bologna, 1980, p. 103; Fotografia e fotografi a Bologna 1839 – 1900, a cura di G. BENASSATI, A. TROMELLINI, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992, p. 272.