Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Oro al Valor Militare
Morì sul colpo, mentre Piccinini restò gravemente ferito. Gli è stata conferita la medaglia d'oro alla memoria con la seguente motivazione: "Animato da profondo amor patrio, traversava le linee e si metteva a disposizione del servizio informazioni alleato. Sbarcato da un Mas Italiano sulla costa occupata dai tedeschi, con una radio, assieme ad altri patrioti, inviava preziose notizie militari. Sorpreso con un compagno mentre si apprestava a trasmettere alcune informazioni rifiutava la resa e, barricatosi in una casa, accettava il combattimento contro soverchianti forze di SS tedesche. Dopo aver inflitto gravissime perdite agli avversari, esaurite le munizioni, al grido di "Viva l'Italia" si lanciava nel vuoto immolando nell'eroico gesto la giovane vita. Monito ed esempio alla gioventù studiosa d'Italia.
Orbetello, Pescia, Bologna, Milano gennaio-maggio 1944.
Scheda
Sergio Tavernari, da Giulio ed Elena Ulisse; nato il 4 maggio 1923 a Forlì. Nel 1943 residente a Bologna. Studente in giurisprudenza.
Nel 1941 si arruolò volontario nella Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale coorte autonoma universitaria e frequentò il corso allievi ufficiali.
Dopo l'armistizio prese contatti con gli ambienti antifascisti di Bologna anche se poi decise di trasferirsi nell'Italia meridionale. A Bari si arruolò nelle forze speciali del Comando militare alleato.
Sbarcato sulle coste dell'Italia settentrionale, si trasferì a Milano dove allestì una stazione radio con Gastone Piccinini per trasmettere informazioni al Comando alleato.
Il 20 maggio 1944 l'abitazione usata per le trasmissioni venne circondata dai fascisti. Non si arrese e con Piccinini ingaggiò un combattimento contro gli assalitori. Esaurite le munizioni, i due si gettarono nel vuoto dal quinto piano, dopo avere gridato "Viva l'Italia". Morì sul colpo, mentre Piccinini restò gravemente ferito.
Gli è stata conferita la medaglia d'oro alla memoria.
Una strada di Bologna - dove studiò prima al liceo Galvani e poi all'Università - è stata dedicata al suo nome. [Nazario Sauro Onofri]
E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.