1772 - 1859
Note sintetiche
Scheda
Nicola Tacchinardi (1772 - 1859), tenore. "Il suo fisico non è certo vantaggioso, ma la sua voce è sì gradevole, sì dolce, sì flessibile che fa dimenticare nell’ascoltarla ogni altra specie di prevenzione" (Il Redattore del Reno 16 aprile 1811). Se la sua bruttezza gli faceva escogitare il trucco di cantare la prima frase in modo da non essere visto, la sua voce faceva poi dimenticare la sua figura definita addirittura "sconcia" (Il Redattore del Reno 2 luglio 1811). Per apprezzarlo "bisognava che il cantore facesse del tutto dimenticare la persona dell’attore" (Ibidem), dopodiché Tacchinardi poteva essere considerato il migliore tenore d’Italia (così Stendhal).
Fiorentino, si era dedicato al canto dopo essere stato violoncellista alla Pergola. A Bologna era stato una prima volta nel 1809, al Teatro Comunale, come protagonista del Traiano in Dacia di Nicolini e dell’Artemisia di Cimarosa, poi fu al Teatro del Corso nel 1818 per il Ciro in Babilonia di Rossini e nel 1819 per I baccanali di Roma di Generali. Tornò nel 1826, ancora al Comunale, per cantare la parte di Adriano nel Crociato in Egitto di Meyerbeer e di Tompson nel Torneo di Giuseppe Bagioli.
Testo tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.
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