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Vittorio Suzzi detto/a Marchino

28 agosto 1900 - [?]

Scheda

Vittorio Suzzi, «Marchino», da Eliseo e Giovanna Serenari; nato il 28 agosto 1900 a Sasso Marconi. 3a elementare. Magazziniere.
Antifascista, arrestato a Sasso Marconi, subì 6 giorni di prigione. Espatriato in Francia nel 1922, prese residenza a Parigi.
Nel 1925 si iscrisse al PCI e svolse attività nei sindacati. Nel 1930 fu segretario del gruppo comunista di Ivry.
Nell'ottobre 1936 raggiunse la Spagna, per combattere a difesa della Repubblica e contro i rivoltosi capeggiati dal generale Francisco Franco, si arruolò nel battaglione Garibaldi.
Partecipò a numerosi combattimenti; fu nominato sergente. Venne ferito più volte: alla mano sinistra il 13 giugno 1937 a Guadalajara; alla gamba e al piede destro il 16 giugno 1937 a Huesca; al ventre il 16 febbario 1938 in Estremadura.
Rientrò in Francia il 2 luglio 1938 per la continuazione delle cure: gli fu assegnata la residenza forzata a Tulle, nel dipartimento della Corrèze, dove continuò l'attività politica fra gli emigrati e i francesi. Scoperto dalla polizia, nel luglio 1939, fu arrestato e internato, assieme agli altri garibaldini, nei campi di concentramento di Gurs e di Vernet-d'Ariège.
Tradotto in Italia il 29 novembre 1941, venne condannato a 4 anni di confino e relegato nell'isola di Ventotene (LT). Liberato il 22 agosto 1943, riprese l'attività politica a Sasso Marconi.

Dopo l’8 settembre 1943 fece parte del primo comitato comunista per la formazione di gruppi armati. Si interessò per la costituzione di basi partigiane a Castiglione de' Pepoli. Per il trasferimento di partigiani nel Bellunese, organizzò ed effettuò numerosi viaggi per il trasporto di armi. Divenne poi responsabile dei magazzini di rifornimento del CUMER.
Riconosciuto partigiano col grado di capitano dal 9 settembre 1943 alla Liberazione. [AR]