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Giulio Supino

8 ottobre 1898 - [?]

Scheda

Giulio Supino, da Iginio Benvenuto e Valentina Finzi; nato l’8 ottobre 1898 a Firenze. Nel 1943 residente a Bologna. Laureato in ingegneria. Ordinario di costruzioni idrauliche all'università di Bologna dal 1934.
Iscritto al PdA.
Prese parte alla prima guerra mondiale e dopo la smobilitazione si dedicò all'insegnamento nella facoltà di ingegneria. Divenne prima ordinario e poi direttore dell'Istituto di costruzioni idrauliche.
Essendo ebreo, il 7 dicembre 1938 fu costretto a lasciare l'insegnamento - unitamente a una quarantina di docenti, undici dei quali ordinari e tre onorari - a seguito dell'entrata in vigore della legislazione antisemita per «la difesa della razza».
Dopo un breve trasferimento a Londra, rientrò in Italia prima dell'inizio del conflitto e insegnò nell'università segreta degli ebrei a Roma. Nel 1942 aderì al PdA e partecipò attivamente all'azione politica clandestina di questo partito.
Il 3 e 4 e il 4 settembre 1943, con Ettore Trombetti, rappresentò il PdA di Bologna al primo congresso nazionale del partito che si tenne a Firenze.

Con l'inizio della lotta di liberazione, divenne uno dei principali collaboratori di Mario Jacchia, il responsabile militare regionale delle brigate GL. All'inizio del 1944 si trasferì a Firenze dove partecipò - restando ferito - all'insurrezione popolare per la liberazione della città in agosto.
Riprese l'insegnamento all'università di Firenze, come aggregato, e rientrò a Bologna alcuni mesi dopo la Liberazione. L'1 settembre 1945 fu reintegrato nella cattedra universitaria bolognese. Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 alla Liberazione. [O] Testimonianza in RBl.
Ha pubblicato: Per i caduti dell'Università, in Annuario dell'Università 1963-64; Gli italiani di fronte al razzismo, in Storia dell'antifascismo italiano, vol. II, p. 156; Il Partito d'Azione, in La Resistenza in Emilia-Romagna, Bologna 1966.