Sulle alture di Solferino dopo la battaglia del 24 giugno 1859

Sulle alture di Solferino dopo la battaglia del 24 giugno 1859

1870

Scheda

Mario Di Scovolo (1840 - 1877), Sulle alture di Solferino dopo la battaglia del 24 giugno 1859, 1870. Ubicazione: Roma, Ministero della Difesa. Una tela imponente, un grande quadro di due metri per tre e che certamente è debitore de Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta, (1862, Firenze, Galleria d’Arte Moderna) di Giovanni Fattori (1825 - 1908) presentato per il Concorso Ricasoli. Ignorato fino al 1867, quando, all’Esposizione delle Accademie dell’Emilia, aveva cominciato a presentare le sue prime opere, Di Scovolo raggiunge il successo proprio con Sulle alture di Solferino dopo la battaglia del 24 giugno 1859, conosciuto anche come L’ambulanza dopo la battaglia di Solferino, ottenendo la medaglia di Bronzo. Così Luigi Lodi (1856 - 1933) descrive il dipinto, inserendolo peraltro nel contesto di ostilità e indifferenza che Di Scovolo dovette affrontare, anche perché outsider rispetto al mondo artistico e accademico: “Mario rispose alle difficoltà e alle invidie esponendo nel 1870 l’Ambulanza di Solferino. L’artista aveva incontrato e rappresentato vittoriosamente un effetto di sole e di polvere che ai più provetti sarebbe tornato arduissimo, aveva messo tanta anima in quel paese, tanto sentimento in quei soldati che costrinse i borboglii [sic] impotenti al silenzio. Mario era riuscito, era un artista per davvero. [...] Allora la critica si occupò di quel tenente di linea che faceva dei quadri; allora cominciarono gli entusiasmi d’artifizio e le ammirazioni misurate a un tanto il metro; il tenente sconosciuto, non guardato, senza lo stato di servizio accademico in regola, prese posto fra le celebrità” (cit. in Di Scovolo 1983, p. 32). Il dipinto fu acquistato dal Ministero della guerra ed è esposto a Modena e ancor oggi dovrebbe esser conservato a Roma, presso il Ministero della Difesa, anche se non è stato possibile verificare quest’informazione pur fornita da Maria Flora Giubilei nel 1991. Il 28 maggio 1871 il Consiglio della Regia Accademia di Modena elegge Di Scovolo titolare della cattedra di Paesaggio vacante da due mesi dopo la morte del prof. Giovanni Susani (1805 - 1871). Anche Venturi ne parla nelle sue Memorie, pur confondendolo e presentandolo come una Battaglia di San Martino: “un gran quadro [...] ove si vedevan carriaggi tra nembi di polvere nei gironi d’una montagna”. Nel 1872 sarà portato anche a Milano per l’esposizione di Brera.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Catalogo Parma 1870, n. 632, p. 34; Esposizione Milano 1872, n. 545, pp. 61-62; Asioli 1877; Venturi 1927, p. 21; Cimaschi 1963, pp. 96-97; Anelli 1987, p. 262; Dizionario biografico italiani 1960-2020, XL, 1991, s.v. Di Scovolo, Mario.

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