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Stele Poggi

1896

Schede

“stele in marmo raffigurante l’idealizzata figura della Signora Poggi. Qui Arturo Orsoni, fu attratto, fu vinto dalla bellezza della forma che ci dà corretta viva e carnosa. E’ lo scultore che riproduce con rinnovata efficacia le morbide, agili forme. Il soggetto delle due opere (l’altra è la Maddalena della tomba Modoni) si presta a far prevalere le bellezze delle forme sul sentimento e l’artista ci diede una scultura che risente alquanto di realismo romantico; mantenendosi però in un’atmosfera di serena dignità. Con queste due opere, se non inizia una seconda maniera propriamente detta, mostra certo una tecnica più salda di forze, che risente nello spirito e nel concretizzarsi, l’influsso del nostro classico, pur restando viva nella propria individualità”.(1) “Dedicata ad Antonio Poggi, ingegnere e architetto, dalla moglie Giuseppina Fioravanti (non Fiorentini), la stele, posta in angolo fra due colonne del porticato costruito da Antonio Zannoni, presenta l’alto rilievo in marmo di una figura femminile dalle movenze scontatamente bistolfiane ed è forse la più riuscita tra le operre di Orsoni in Certosa, insieme alle semplici ma belle decorazioni scultoree del Cinerario”. (2)

Iscrizione: ANTONIO POGGI / INGEGNERE ARCHITETTO / PER SE’ E PER LA CONSORTE / GIUSEPPINA FIORAVANTI BONETTI

Vincenzo Favaro

*Scaramelli Gentili G., 1928, p. 14; Ricci C. – Zucchini G., 1950, p. 192; Raule A., 1961, p. 156; Pesci G., 1998, p. 290; Panzetta A. 2003, foto n. 1323; Buscaroli B. – Martorelli R., 2010, p. 59; Gallerani G., 2011. (1) Scaramelli Gentili G., 1928, p. 14. Raule A., 1961, p. 156: “Poggi, M. Grazia Poggi (1932-1959), grande stele con donna in rilievo di mr. di A. Orsoni”: evidentemente c’è qualcosa di anacronistico nelle date, che superano la vita di Orsoni. (2) Pesci G., 2001, p. 272.