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Sigfrido Sozzi

7 maggio 1910 - [?]

Scheda

Sigfrido Sozzi, "Migio", da Amedeo e Ida Ceccaroni; nato il 7 maggio 1910 a Cesena (FO); ivi residente nel 1943. Laureato in economia e commercio. Libero professionista. Iscritto al PCI dal 1924.
Fu arrestato il 2 maggio 1930, con altri 3 antifascisti, per «diffusione di manifestini inneggianti al I° maggio». Assegnato al confino per 5 anni, andò a Ponza (LT) e a Lipari (ME).
Durante il soggiorno al confino collezionò una decina di denunce e altrettante condanne per vari reati: proteste collettive, inosservanza delle leggi sul confino, manifestazioni politiche ecc. Il 4 novembre 1932 fu arrestato, con altri 20 confinati, e deferito al Tribunale speciale per «appartenenza al PCI, propaganda sovversiva». Il 12 dicembre venne prosciolto in istruttoria e trasferito a Ponza e qui restò sino all'1 ottobre 1936.
Durante il soggiorno al confino ebbe gravi contrasti ideologici con il gruppo dirigente del PCI per cui non rinnovò l'iscrizione, mentre, secondo altra versione, fu espulso. Richiamato alle armi nel 1941, prese parte alla campagna di Grecia con il grado di tenente.
Nel 1942 rientrò nel PCI. Dopo l'inizio della guerra di liberazione fece parte del CLN di Cesena e fu membro del comitato cittadino del PCI. Dall'1 gennaio 1944 si trasferì a Ravenna e fu responsabile di zona del PCI e dal 15 febbraio segretario provinciale. Il 22 luglio 1944 raggiunse Bologna perché nominato responsabile dell'organizzazione del CUMER.
Designato dal CLN di Forlì a ricoprire la carica di sindaco di Cesena, in settembre si trasferì a Pieve di Rivoschio (Sarsina - FO) e si aggregò all'8ª brigata Romagna Garibaldi.
Il 24 ottobre, quando fu liberata, assunse la carica di sindaco di Cesena, nominato da CLN e AMG, su designazione del PCI. Il fratello Gastone fu ucciso in carcere dai fascisti.
Riconosciuto partigiano nel CUMER, con il grado di capitano, dal 28 settembre 1943 al 24 ottobre 1944. [O]