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Solferino

Via Solferino

Strada

Schede

Da via d'Azeglio a viale XII Giugno.
Delib. cons. 3 dicembre 1874.

L'attuale via Solferino risulta l'unione di due antiche vie: il Mirasol Grande, che da Strada San Mamolo (oggi via d'Azeglio) arrivava all'incrocio con via Miramonte e via de' Ruini, ed il Borgo delle Ballotte, che da tale incrocio arrivava all'attuale via Alfonso Rubbiani (presso l'ex convento di San Bernardo) fino a raggiungere la Chiesa del Crocifisso, all'inizio di via del Cestello.
Mirasol Grande e Borgo delle Ballotte furono ufficializzati dalla riforma delle lapidette napoleoniche del 1801, successivamente modificate dalla riforma postunitaria del 1873-78 in via Solferino e via delle Ballotte ed infine, dopo l’apertura avvenuta nel 1909 del viale XII Giugno, che di fatto accorciò via delle Ballotte, ciò che restava di quest’ultima fu inglobata in via Solferino che quindi assunse l’estensione attuale.

Il toponimo Mirasole è antichissimo, documentato fin dal XIII secolo. La riforma napoleonica in realtà ufficializzò tre Mirasoli: Mirasol Grande (quello che corrisponde a parte della nostra via), Mirasole di Mezzo (l'attuale via Mirasole) e Mirasole di Sopra (l'attuale vicolo del Falcone).
I Mirasoli furono anche chiamate fino al XVI secolo Braine di San Procolo.
Il primo tratto della nostra via, da via d’Azeglio a via Paglietta fu aperto nel 1639 sotto la legazione del cardinale Giulio Sacchetti, per cui fu chiamato, per qualche tempo, via Giulia.

Il significato di Mirasole pare ovvio, legato alla disposizione est-ovest della via (e degli altri due Mirasoli), e quindi tale da essere bene illuminati dal sole. Vi sono due momenti (una alla mattina e l'altro nel pomeriggio) in cui le case illuminate dal sole non lasciano ombra sulla via (conforta anche anche la vicina - ed ortogonale - via Miramonte, con significato analogo, ma riferito alla visibilità dei colli sovrastanti Bologna).

Sembra che il Borgo delle Ballotte fosse considerato prima del XVI secolo parte integrante del Mirasol Grande. Il nome di Borgo delle Balotte nacque quando presso il Palazzo Ruini furono allestite alcune sale per il gioco della Pallacorda o Pallotta.

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