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Giuseppe Scarani detto/a Carega

19 agosto 1912 - [?]

Scheda

Giuseppe Scarani, «Carega», da Mario e Rosa Muda; nato il 19 agosto 1912 a Genova. Nel 1943 domiciliato a Bologna, ma comandato presso la Scuola d'armi d'accompagnamento di Castiglioncello (LI). Capitano dei bersaglieri in SPE.
Iscritto al PdA. Partecipò alla campagna in URSS, dove restò ferito.
Il 9 settembre 1943, al comando di un reparto di bersaglieri in località Ardenza (LI), respinse due assalti tedeschi e declinò l'intimazione di arrendersi. Fece sospendere il fuoco solo quando gli giunse l'ordine del Comando piazza di Livorno.
Rientrato a Bologna, prese contatto con Mario Bastia e divenne dirigente delle nascenti brigate GL.
Dopo la costituzione del CUMER fu nominato capo di SM. Ha scritto in proposito: «II mio compito era quanto mai difficile: si trattava di dare un indirizzo unico alle varie formazioni armate partigiane che operavano nella città, nella collina e nella montagna, secondo le finalità dei CLN che erano quelle di imprimere alla lotta in corso un carattere nazionale e unitario». Grazie alla sua professionalità militare, fu uno dei principali artefici della sia pure improvvisata e non sempre perfetta struttura dell'esercito partigiano bolognese. Sia lui che gli altri ufficiali incaricati di dare funzionalità militare all'esercito popolare, ebbero l'intelligenza di capire che le brigate partigiane, pur essendo uno strumento di guerra, avevano qualcosa di diverso dal tradizionale regio esercito italiano. Suo compito specifico era quello di tenere i collegamenti con i vari comandi piazza delle città dell'EmiliaRomagna oltre che con il CVL, la cui sede era a Milano.
Il 2 dicembre 1944 fu arrestato con Cipriano Tinti, in piazza Cavour dalle brigate nere. Dopo avere subito lunghi interrogatori e maltrattamenti nelle celle delle sedi della facoltà di Ingegneria e della caserma di via Borgolocchi, fu consegnato alle SS tedesche e trasferito nel comando di via Santa Chiara. Subì a lungo la violenza nazista, ma senza rivelare i nomi dei compagni di lotta o notizie sull'organizzazione partigiana.
Riconsegnato alle brigate nere, fu internato nel carcere di San Giovanni in Monte (Bologna), dove rimase sino al 5 aprile 1945 quando riuscì a evadere, con altri sei compagni, dopo avere segato le sbarre di una finestra.
Riconosciuto partigiano con il grado di maggiore dal 9 settembre 1943 alla Liberazione. Testimonianza in RB1. [O]