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SASIB | macchine automatiche

1915 | oggi

Schede

Scipione Innocenti (1888 - 1967) era stato giovanissimo garzone nelle Officine Toldi, dove si producevano casseforti, poi aveva lavorato alla Pierantoni, fabbrica di carrozzine e side-car, quindi nella bottega meccanica artigianale di un certo Lipparini. Nel 1915 l’aveva rilevata e ben presto ampliata, dopo averla trasferita in Via Del Borgo, costruendo pezzi di ricambio per biciclette, macchine operatrici e meccanismi per le macchine della Manifattura tabacchi. Nel 1922 la sede di Bologna delle Ferrovie dello Stato gli aveva affidato l’esecuzione di apparecchiature per segnalazioni ferroviarie, settore che successivamente aveva consentito alla Ditta, costituitasi nel 1933 come Società Anonima Scipione Innocenti Bologna, di affermarsi a livello nazionale. Nel 1935 la SASIB si era trasferita nello stabilimento di Via di Corticella, una fabbrica moderna, ben organizzata con macchine e tecnologie avanzate. L’ingresso nel settore delle macchine automatiche era avvenuto nel 1937, con un significativo sviluppo nel secondo dopoguerra, tale da portare l’Azienda a competere a livello internazionale con l’agguerrita concorrenza americana. Particolare successo le era derivato dall’ideazione della confezionatrice di sigarette CS, brevettata nel 1952, che risolveva in modo innovativo il delicato movimento che trasferiva le sigarette dal gruppo confezionamento al gruppo impaccamento. Il secondo dopoguerra aveva visto Scipione Innocenti artefice della crescita della Viro, una fabbrica di lucchetti e serrature, e fondatore della Sarib, società per la ricostruzione edilizia. Dopo alcuni passaggi di proprietà, tra cui AMF (American Machine and Foundry Co di New York, con la quale erano intercorsi rapporti fin dal 1937), nel 1958, e CIR, nel 1977, SASIB – la cui sede è, dal 2004, a Castel Maggiore – è entrata nel 2011 a fa parte del Gruppo COESIA con una attività incentrata sul mercato del tabacco. Il ramo SASIB Railway fa invece parte, dal 1998, di Alstom Italia.

Antonio Campigotto

Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016.