San Giorgio di Piano, (BO)

San Giorgio di Piano, (BO)

1796 | 1918

Scheda

San Giorgio di Piano è un comune della pianura bolognese. Nel corso dell'Ottocento San Giorgio visse un periodo fervente e dinamico: si trovava infatti al centro di importanti vie di commercio legate alla canapa e al grano, colture caratterizzanti della forte economia rurale del comune. In ambito sociale e politico vi fu grande movimento, a partire dalla fondazione della Società Operaia di San Giorgio nel 1877 per giungere alle altre Società che ne seguirono, attive in numerosi campi della vita comunitaria, anche sportiva. A cavallo dei due secoli si sviluppò anche il movimento socialista, nato presso la tabaccheria di Guglielmo e Virginia Schiassi, che a lungo fu punto di incontro dei socialisti, fino alla fondazione del Circolo Socialista avvenuta nel 1908. Il peso della Grande Guerra si fece sentire anche a San Giorgio di Piano: i suoi caduti furono infatti 115, su una popolazione che nel 1911 raggiungeva i 4.826 abitanti. A loro memoria il comune nel 1922 dedicò un monumento (attualmente collocato all'interno del cimitero), e due lapidi recanti i nomi dei caduti, una presso il cimitero e un'altra in comune.

Il Comune viene così descritto nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: "Mandamento di SAN GIORGIO DI PIANO (comprende 5 Comuni, popol. 24.757 ab.). – La circoscrizione di questo mandamento venne mutata dalla legge 30 marzo 1890 sulle preture del Regno. Esso occupa un tratto della pianura al nord di Bologna e confina: a nord, colla provincia di Ferrara, dalla quale lo divide il corso del Reno; ad est, coi mandamenti di Minerbio e di Bologna II; a sud, ancora con quest’ultimo; ad ovest, col mandamento di San Giovanni in Persiceto e di nuovo con la provincia di Ferrara. Si stende per una vasta superficie in bassa e rasa pianura, solcata da numerosi canali e bagnata anche dal Reno, che, prima di prendere la sua direzione verso sud-est, entra in provincia di Ferrara nel territorio di Cento e più oltre, fatto il gomito ed incanalato sull’antico alveo del Po di Primaro, fa da confine alle due provincie. La viabilità in questo mandamento nulla lascia a desiderare, essendovi state praticate, oltre le provinciali Bologna-Cento e Bologna-Ferrara per Poggio Renatico, numerose strade comunali e consortili che collegano i varii Comuni e le numerose loro frazioni. La linea ferroviaria Bologna-Ferrara-Venezia attraversa nella sua maggiore lunghezza il mandamento di San Giorgio di Piano. L’agricoltura è base della ricchezza pubblica in questa plaga, intensivamente coltivata a cereali, canapa e foraggi. Non mancano poi nei varii Comuni rappresentanze delle altre industrie. 

San Giorgio di Piano (4719 ab.).- Il territorio di questo popoloso Comune, capoluogo del mandamento, si stende nella parte centrale del mandamento stesso ed ha una superficie censita di 2920 ettari. – San Giorgio di Piano, centro del Comune (18 metri sul mare e 16 chilometri a nord di Bologna), è una bella e nobile borgata di 3264 abitanti, che serba ancora l’impronta di antico e forte castello che fu un tempo presidio dei Bolognesi, da questo lato del loro territorio. La via principale, formata dalla strada principale da Bologna a Cento è fiancheggiata da edifizi in gran parte moderni e di bell’apparenza, taluni dei quali con porticati. Notevole la chiesa parrocchiale, di antiche origini ma più volte rifatta e rimodernata, con buone pitture di scuola bolognese e ferrarese del secolo XVII. San Giorgio di Piano ha ben ordinate scuole comunali, istituzioni di beneficenza e Società operaie di mutuo soccorso; è un paese in pieno ed attivo progredimento. Numerose ville nei dintorni e gruppi di cascinali sparsi per la campagna completano come frazioni il nucleo comunale. Il territorio di San Giorgio di Piano, ubertosissimo e coltivato con estrema cura dall’operosa popolazione, produce cereali di ogni specie e soprattutto canapa, che è della qualità più reputata e forma uno dei maggiori prodotti della plaga. Vi sono inoltre belle praterie, ortaglie, frutteti e viti. L’allevamento del bestiame e la produzione dei latticini sono le industrie di maggior sussidio all’agricoltura. In luogo è pure attivamente esercitata la maciullazione, e cardatura, la filatura e tessitura, industrie casalinghe, alle quali si applicano, per le due prime gli uomini e per le altre soltanto le donne. Vi si producono perfosfati minerali e paste da minestra. CENNO STORICO. – Le notizie che si hanno di questo paese nei documenti della Curia bolognese sono anteriori al secolo XI. Nel periodo comunale il castello di San Giorgio di Piano, fortemente munito dai Bolognesi, è sovente ricordato come teatro di fatti d’armi durante le guerre di Bologna colle città vicine. Più tardi, sullo scorcio del secolo XIV e sul principio del XV, fu devastato e saccheggiato dalle truppe dei Visconti e di altri capi ghibellini in guerra con Bologna: truppe, com’è noto, formate da compagnie di ventura. Nelle sue vicende San Giorgio di Piano seguì sempre le sorti politiche di Bologna. UOMINI ILLUSTRI. – Nacque in San Giorgio di Piano quel Simone detto da San Giorgio, uno dei luminari del diritto nel secolo XIV, laureato dottore in legge nell’anno 1348 e lettore di diritto civile allo Studio di Bologna intorno al 1365." (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti).

Bibliografia: Luigi Arbizzani, Uomini lotte e altre cose. Immagini e documenti per una storia di San Giorgio in Piano, Bologna, Consorzio Provinciale Pubblica Lettura, 1974

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Poggi Giuseppe

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Cima Mezzana (mt. 1644) e Passo Buole (mt. 1460) - Tn, 2 giugno 1916

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