Sacrario del Pasubio

Sacrario del Pasubio

Scheda

Il sacrario del Pasubio fu uno dei primi a venire progettato e costruito. Già nel 1920, a cura della Fondazione 3 novembre 1918 (un ente "benefico" per gli ex commilitoni della 1a armata) retta dal generale Guglielmo Pecori Giraldi ex comandante dell'unità che aveva combattuto in quel settore, sul Colle di Bellavista, a 2 chilometri dal passo di Pian delle Fugazze, alle pendici del Pasubio, cominciarono i lavori di costruzione dell'ossario. Portato a termine in sei anni di lavoro, venne inaugurato il 29 agosto 1926 alla presenza del Re. Progettata dall architetto Ferruccio Chemello (padre di un caduto in guerra che per la sua opera non volle alcun compenso), la sua forma ricorda un faro, alto 35 metri, su 4 piani,  sulla cui sommità spicca una lanterna luminosa.
Al suo interno, in stile liberty, si trovano molti affreschi a tema bellico a di Tito Chini (ex combattente della Grande guerra nel 122° reggimento fanteria) e Umberto Bellotto.
Vi trovano sepoltura 5.018 caduti, di cui 1.558 italiani noti, 3.400 ignoti e 60 austroungarici ignoti. I resti ossei dei caduti sono posti a vista.
Nella cripta centrale sono custodite le spoglie di 70 decorati al valore e, dal 1952, anche quella del generale Pecori Giraldi che, come molti altri alti ufficiali, volle essere sepolto in mezzo ai propri soldati.

Giacomo Bollini

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