Rossi Gastone

Rossi Gastone detto/a Leone

25 aprile 1928 - 3 settembre 1944

Note sintetiche

Causa della morte: Incidente

Riconoscimenti

  • Partigiana/o (16 settembre 1943 - 3 settembre 1944)

Onorificenze

  • Medaglia d'Oro al Valor Militare

    Giovanissimo, partecipò alla lotta per la libertà in una gloriosa formazione partigiana ed il suo valore emerse in tutti i combattimenti, benché ferito, rifiutò di lasciare i compagni d'arme. In una dura azione di fuoco accortosi che una mitragliatrice nemica decimava i partigiani, si lanciava da solo all'assalto per distruggerla a colpi di bombe a mano, immolando i suoi sedici anni alla Patria.
    Marzabotto 3 settembre 1944 

Scheda

Gastone Rossi, nome di battaglia "Leone", da Ottorino e Palma Betti; nato il 25 aprile 1928 a Marzabotto, ivi residente nel 1943.
Seguendo il fratello maggiore, Giovanni, subito dopo l'8 settembre 1943 partecipò alla formazione dei primi nuclei partigiani comandati da Mario Musolesi, che si insediarono alle pendici di Monte Sole. Partecipò con grande ardimento a diversi colpi di mano ed a scontri con i nazifascisti.
Morì il 3 settembre 1944 a San Martino di Marzabotto. Il comando della brigata Stella Rossa, il 4 settembre 1944, in suo onore si fregiò del suo nome di battaglia, divenendo "Brigata Stella rossa Leone". Questa decisione venne comunicata al CUMER con il seguente messaggio, riprodotto anche sul "Bollettino Militare" del CUMER:
"Brigata Stella rossa Leone, Comando. I duri uomini della vecchia e gloriosa Stella Rossa si inchinano commossi innanzi alla morte del loro più caro compagno. Si è stroncato lo stelo del più giovane, orgoglioso fiore della Brigata. Leone è morto! Il ciclo di un anno di dure lotte lo vide in brevissimo corso divenire da ragazzo solo lieto di vivere, guerriero solo lieto di combattere i nemici acerrimi della Patria. Fu il più giovane e fu fra i primi. Fra i primi è rimasto. Ma non è morto un ragazzo; è morto un eroico combattente virilmente conscio della santità della propria causa. Quelli che assieme a lui furono uomini combattenti e fratelli, sentono nel petto una pugnalata traditrice della morte che non accettò mai battaglia ad armi pari coi loro cuori bruciati. O mai domati uomini della Stella Rossa: salutate! Leone è morto! Che la fiera volontà di lui giovanissimo prosegua in voi diritta come il filo lucente della spada. Stringete i denti e a Leone giurate che il suo calore non è perduto; che la sua fede trionferà; che il suo nome sarà il grido di vittoria della Brigata. La morte ha segnato l'ingresso di Leone nell'arengo degli Eroi".
(Successivamente alla morte di Mario Musolesi, "Lupo", la brigata in memoria del suo comandante, prese il nome di Stella rossa Lupo).
Nell'eccidio di Marzabotto perse lo zio Calisto Rossi, la zia Giovanna Esperidi in Rossi, la cugina Ines Serra in Rossi, il nipote Giuseppe Rossi. Il cugino Sandrino Rossi cadde nella Resistenza.
È stato insignito della Medaglia d'oro al valor militare.
Riconosciuto partigiano dal 16 settembre 1943 al 3 settembre 1944.
Il suo nome è stato dato a una scuola dell'infanzia di Bologna e a una strada di Marzabotto. [Luigi Arbizzani]

Note

E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della  Certosa di Bologna ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.

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Bibliografia
Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919- 1945)
Albertazzi A., Arbizzani L., Onofri N.S.
1985 Bologna ISB