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Fausto Vighi

21 dicembre 1921 - [?]

Scheda

Fausto Vighi, da Olindo ed Emilia Maggiolini; nato il 21 dicembre 1921 a Bologna; ivi residente nel 1943. Studente liceale.
Prestò servizio militare nell'll reggimento di artiglieria a Cormons (GO), dove ebbe il grado di caporal maggiore, dal 28 gennaio 1942 all’8 settembre 1943.
Dal 1939 cominciò ad occuparsi di politica d'opposizione al fascismo, prima, in contatto con i fratelli Telmon e con il prof. Roberto Seracchioli - che sarà successivamente fucilato dai fascisti a Concordia (MO) - e, poi, aderendo al Movimento GL.

Dopo l'annuncio dell'armistizio, con altri commilitoni, propose agli ufficiali la difesa della cittadina contro la resa ai tedeschi ma, il 14 settembre, gli apprestamenti difensivi organizzati, furono abbandonati su ordine dei comandanti.
Raggiunse Bologna il 15 e il 16 settembre salì sull'Appennino, a Lizzano in Belvedere. Qui, partecipò - con aderenti a GL e patrioti bolognesi e locali - alla costituzione di un centro antifascista presieduto dal monarchico conte Aldo Colonna di Stigliano, che ebbe anche contatti con la formazione partigiana toscana attestatasi in zona.
Fallito in breve tempo il tentativo del «centro», a seguito delle rappresaglie tedesche che culminarono con la fucilazione di Lino Formili, Adriano Brunelli e Giancarlo Romagnoli, assieme a Romolo Castelli e Armando Lelli tentò di gettare nuove basi per una attività militare, rastrellando armi e munizioni ed estendendo i contatti con altri gruppi GL e specialmente quello del capoluogo.
Dopo il maggio '44 scese a Bologna, dove operò con esponenti dei diversi raggruppamenti politici. Alla vigilia della liberazione di Bologna, occupò, con una squadra di sappisti, il palazzo delle Poste e Telegrafi ed ebbe, il 21 aprile 1945, dal Prefetto (appena nominato dal CLNER) Gianguido Borghese, l'incarico di riallacciare i contatti telepostali con Roma ed il centrosud.
Riconosciuto partigiano, con il grado di tenente, nella 2ª brg Paolo Garibaldi, dall' 1 maggio 1944 alla Liberazione.
Ha pubblicato: (con M. Milan) La resistenza al fascismo. Scritti e testimonianze, Milano, Feltrinelli, 1955, pp.VII-248. Altri scritti in: Dal patto di Monaco alla Liberazione, 1939-1945 (Giorno per giorno le tappe della tragedia) a cura di E Brezzara e F Vincenti, Udine, 2001, pp.920.[AR]