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Nasce la Brigata partigiana Matteotti Montagna

Militare 27 Giugno 1944

Schede

Con un colpo di mano a un distaccamento tedesco a Mulino del Pallone i primi gruppi di partigiani che operano tra Granaglione e Lizzano in Belvedere si procurano armi e materiale di casermaggio. E' l'avvio dell'attività della Brigata Matteotti Montagna, di ispirazione socialista.
Il comando della brigata sarà assunto nel mese successivo da Antonio Giuriolo (1913-1944), insegnante di lettere, capitano del 7. Reggimento Alpini di Belluno e organizzatore, dopo l'8 settembre, di una formazione partigiana sull'Altopiano dei Sette comuni, detta "dei piccoli maestri". Ricoverato nell'ospedale Putti di Bologna, "Capitan Toni" è convinto da Gianguido Borghese a guidare la Matteotti.
Tra settembre e ottobre 1944 la brigata contriburà alla liberazione di numerosi paesi dell'Appennino bolognese. Dopo il ricongiungimento con gli Alleati, la formazione partigiana non sarà disarmata, ma mantenuta in linea accanto alle truppe regolari americane e brasiliane. Giuriolo morirà in combattimento il 12 dicembre 1944 sul Belvedere, durante un contrattacco tedesco. Gli verrà conferita la Medaglia d'Oro al V.M. La sua salma sarà recuperata dai compagni il 20 febbraio 1945, durante un successivo assalto al Monte Belvedere.

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