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Antonio Mereu detto/a Attila

20 ottobre 1920 - 12 ottobre 1944

Scheda

Antonio Mereu, «Attila», da Sebastiano e Pasqua Carroni; nato il 20 ottobre 1920 a Nuoro; ivi residente nel 1943. Ufficiale dei bersaglieri.
Nella primavera 1944 entrò a far parte della 2a brigata GL Montagna Jacchia — divenuta la 66a brigata Jacchia Garibaldi — comandata da Gilberto Remondini "Ivan" e operante nella zona di Monte Calderaro nella valle del Sillaro. Essendo ufficiale, riteneva che spettasse a lui il comando della formazione e non a uno studente in medicina. Il contrasto tra i due era anche politico perché Remondini militava nel PdA e lui nel PCI.
Ha scritto Giuseppe Campanelli che «entrambi avevano qualità personali e prestigio sufficiente per comandare tutta la formazione», e Aldo Bacchilega che «entrambi aspiravano alla supremazia del comando». Alla fine della contesa, verso la metà di giugno, se ne andò «per dissensi che cominciarono a venire nel comando», come ha scritto Eros Poggi.
Passò alla 36a brigata Bianconcini Garibaldi e assunse il comando della 2a compagnia. Prese parte a tutti i combattimenti della brigata e divenne uno dei più stimati comandanti della formazione. Il 6 agosto 1944 restò ferito in uno scontro con i tedeschi in località Castagno (Casola Valsenio - RA).
Il 10 ottobre 1944 partecipò alla sfortunata battaglia di Cà di Malanca (Brisighella - RA), quando il grosso della brigata tentò di attraversare le linee e di congiungersi con le truppe alleate. Tornato con i suoi uomini a Santa Maria di Purocielo (Brisighella - RA), la località dalla quale era partito, la mattina dal 12 ottobre 1944 partecipò alla riunione dei comandanti di compagnia per decidere il da farsi, essendo la brigata stretta dai nemici da tutti i lati. La riunione fu interrotta da un attacco di sorpresa dei tedeschi, i quali erano riusciti ad avvicinarsi senza essere notati. Montò su un cavallo e mentre tentava di raggiungere Ca' di Gostino, dove aveva sistemato la sua compagnia, fu raggiunto alla gola da un colpo di fucile. Morì all'istante.
Riconosciuto partigiano, con il grado di tenente, dal 10 gennaio 1944 al 12 ottobre 1944. [O]

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.