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Cesare Lenzarini

9 luglio 1896 - 28 agosto 1937

Scheda

Cesare Lenzarini, da Vito e Clorinda Tarozzi; nato il 9 luglio 1896 a Crespellano. Edile.
Socialista, passò nel 1921 al PCI. Nel 1921 fu eletto consigliere del comune di Crespellano. Subì persecuzioni e aggressioni da parte dei fascisti locali. Espatriò alla fine del 1923 in Francia stabilendosi a Parigi.
Ritornato in Italia nel corso del 1925, fu arrestato e il 25 maggio 1927 fu assegnato al confino per 3 anni per «organizzazione comunista» e inviato a Lipari (ME).
Nello stesso anno fu schedato. Mentre era confinato fu accusato di organizzazione comunista e propaganda sovversiva, insieme ad un folto gruppo di compagni, perché era stato trovato in possesso di libri e scritti sovversivi. Con ordinanza del 16 maggio 1928 fu prosciolto per non luogo a procedere. Liberato il 19 gennaio 1930, espatriò nuovamente a Parigi, dove proseguì la sua attività politica.
Membro dell'organizzazione comunista bolognese attiva nel 1930 (centinaia furono gli arrestati), accusato di ricostituzione del PCI e propaganda sovversiva, latitante, fu stralciato dalla sentenza istruttoria del 30 giugno 1931. Espulso dalla Francia, vi rimase illegalmente sotto false generalità.
Arruolatosi per la Spagna alla fine del dicembre 1936, per la difesa della Repubblica e contro i rivoltosi capeggiati dal generale Francisco Franco, combattè in Aragona con il gruppo Matteotti; nell'aprile 1937, passò alla brigata Garibaldi quale commissario politico.
Cadde nei pressi di Farlete (fronte di Saragozza) il 28 agosto 1937. [AR]

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.