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Italia libera (L') - Edizione clandestina

1943

Schede

Era il periodico ufficiale del PdA. Il primo numero, tirato in 3.000 copie, vide la luce nel gennaio 1943 a Milano. Uscì, con cadenza quasi mensile, sino al 25 luglio 1943, quando finì la dittatura. Era redatto da Ugo La Malfa, Mario Vinciguerra e Adolfo Tino.
Nella prima riunione nazionale del PdA - tenuta a Firenze il 5 e 6 settembre 1943 - fu deciso di trasferire il giornale a Roma, dove aveva sede la direzione del partito. Il primo numero della serie romana uscì l’11 settembre, due giorni dopo l’inizio della lotta di liberazione.
Fecero parte della redazione: Francesco Fancello, Leone Ginzburg, Emilio Lussu, Carlo Muscetta, Manlio Rossi Doria, Stefano Siglienti e Leo Valiani (per il periodo in cui rimase a Roma).
Uscirono uno o due numeri al mese, con una tiratura oscillante tra le 15 e le 20 mila copie. Nel giugno 1944, con la liberazione di Roma, si trasformò in quotidiano.
Durante la lotta di liberazione uscì anche un’edizione milanese. Fece uno o due numeri al mese con una tiratura di 20 mila copie. Fu diffuso in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Fecero parte della redazione: Mario Dal Pra, Gaetano De Luca e Valiani. Uscì clandestinamente sino all’aprile 1945 quando, con la liberazione di Milano, divenne quotidiano. Durante la lotta di liberazione, una terza edizione del giornale uscì a Torino, con diffusione regionale. [O]