Salta al contenuto principale Skip to footer content

Eccidio di Cavezzo

Eccidio 21 Aprile 1945

Schede

Nelle prime settimane dell’aprile 1945, un reparto di alpini della RSI catturò un certo numero di partigiani a San Giovanni in Persiceto e, dopo una breve detenzione nella scuola di Lorenzatico, li consegnò alle brigate nere della caserma del capoluogo. Per più giorni furono torturati e alcuni, come Emilio Cocchi, riuscirono ad evadere.
All’alba del 21 aprile, mentre polacchi e americani entravano a Bologna, le brigate nere consegnarono a un reparto di SS Amleto Azzani, Bruno Bencivenni, Ernesto Bettini, Adelio Cacciari, Walter Casari, Luigi Catalucci, Mario Risi, Ivo Vanelli. All’ultimo minuto al gruppo di partigiani fu aggiunto un fascista del quale si ignora il nome.
Legati a due a due, i partigiani e il fascista marciarono tutto il giorno, senza mangiare e senza bere, sempre scortati dalle SS. A notte fonda, dopo avere attraversato Crevalcore, arrivarono a Cavezzo (MO). La mattina dopo, all’alba la colonna si rimise in marcia per raggiungere la statale del Brennero. Alle 11,30, nei pressi di un cascinale in località Villafranca, tre tedeschi prelevarono il fascista e fatte poche centinaia di metri lo uccisero. I partigiani tentarono di darsi alla fuga, ma ad uno ad uno furono uccisi. Secondo altra testimonianza, le SS invitarono i partigiani ad andarsene liberi, ma, fatti pochi passi, li colpirono alle spalle. Si salvò Azzani che riuscì a nascondersi nei campi.
Un cippo ricorda i sette martiri dell’ultimo eccidio nazifascista. [Nazario Sauro Onofri]