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Umberto Crisalidi

23 marzo 1892 - [?]

Scheda

Umberto Crisalidi, nato il 23 marzo 1892 a Bologna. Licenza elementare. Colono. Iscritto al PSI. Nel 1912 fu arruolato nella guardia di finanza a Verona.
Combattè la guerra del 1915-18 sul confine italofrancese e nel 1919, congedato, fece parte di un'organizzazione sindacale costituita per difendere le rivendicazioni avanzate dai militari per il servizio prestato.
Rientrato a Vado (Monzuno), contribuì alla costituzione della prima lega dei contadini di cui fu segretario dal 1920 al 1922.
Nell'agosto 1920, al termine di una lotta culminata con la sospensione della trebbiatura, fu arrestato e rinchiuso per tre mesi nel carcere di San Giovanni in Monte.
Nel 1923, dopo che era stata sciolta dal fascismo la lega e dopo essere stato lincenziato dal fondo su cui prestava la propria opera, lavorò prima alla costruzione della ferrovia Direttissima Bologna-Firenze, poi nel comune di Castiglione de’ Pepoli essendo sempre licenziato «perché socialista». Costretto ad emigrare in Alto Adige, poi a Fiume, in seguito in Sardegna ed infine in Africa occidentale, nel 1939 rientrò a Vado.

Dopo l’8 settembre 1943 iniziò la raccolta di armi e fece del proprio fondo, la Disperata, la sede di reclutamento di partigiani. Con Mario Musolesi diede vita alla brigata Stella rossa Lupo di cui fu commissario politico.
Fu in prima fila nel combattimento del Monte Sole del 28 maggio 1944 e in quelli di Monte Pastore (Monte San Pietro), Vergato, Tolé (Vergato), Monzuno, fino alla battaglia del Monte Sole del 29 settembre 1944.
Al termine dell'eccidio di Marzabotto, con 34 partigiani e numerose donne, si staccò con una parte della brigata e raggiunse Castiglione de’ Pepoli dove si mise in contatto con il comando alleato.
Riconosciuto partigiano dal 15 settembre 1943 alla Liberazione. Testimonianza in RB3. [C]