Salta al contenuto principale Skip to footer content

Cevolani | macchine utensili e automatiche

1900 | oggi

Schede

Dopo aver lavorato nella fabbrica di casseforti Toldi, all’Arsenale Militare e nella Società Metallurgica Italiana, Edoardo Cevolani (1866-1934) apriva una piccola bottega, poi attrezzata come officina nel 1900, producendo biciclette e turabottiglie, dedicandosi anche a piccole ma ingegnose lavorazioni di tipo meccanico. Dopo la sua morte erano subentrati alla guida dell’Azienda i suoi più stretti collaboratori, Luigi Samoggia (1897-1971) e Armando Pazzaglia (1917-2000), che negli anni successivi ne avevano indirizzato lo sviluppo verso la realizzazione di apparecchiature scientifiche di elevata precisione, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, e di macchine utensili.
Le competenze di Samoggia avevano inoltre permesso di ampliare la gamma dei prodotti anche al settore elettrotecnico. L’economia di guerra aveva portato la Cevolani a specializzarsi nel packaging, iniziando la produzione di macchine semiautomatiche per fabbricare scatole per carni negli stabilimenti militari di Casaralta. In oltre mezzo secolo di attività le Officine Cevolani erano quindi diventate una delle aziende leader mondiali per la fornitura di macchine automatiche ed impianti completi per scatole metalliche di ogni tipo.
L’Azienda nel 1999 ha cessato la produzione a Bologna, trasferendosi a San Lazzaro di Savena, dopo l’acquisizione ad opera del gruppo Pelliconi. Dal 2010 fa parte della società bolognese Paritel Holding, operando a Castel Maggiore.

Antonio Campigotto

Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016