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Dionisio Bordoni

2 marzo 1905 - 12 settembre 1944

Scheda

Dionigio Bordoni, da Alfonso e Teresa Zamboni; nato il 2 marzo 1905 a Minerbio. Nel 1943 residente a Bologna. Muratore.
Iscritto al PCI.
Il 16 luglio 1921 - durante la vertenza agraria provocata dai fascisti, i quali avevano proibito ai coloni l'uso delle trebbiatrici delle cooperative rosse - prese parte, con altri nove lavoratori, a uno scontro a fuoco a Minerbio, nel corso del quale perse la vita l'agente agrario Onorato Toschi.
Processato in corte d'assise, il 12 febbraio 1922 fu condannato a 5 anni e 7 mesi di reclusione.
Tornò in libertà il 6 novembre 1923 a seguito della concessione dell'amnistia.
Il 17 dicembre una squadra fascista attentò alla sua vita sparando otto colpi di rivoltella contro la sua abitazione. Fu pure lanciata una bomba che provocò gravi danni.
Per sottrarsi alle persecuzioni dovette abbandonare Minerbio.

Militò nella 4a brg Venturoli Garibaldi e operò a Castel Maggiore.
Venne fucilato dai tedeschi, con altri sei patrioti, in località Biscia (Castel Maggiore) il 12 settembre 1944. In precedenza due partigiani avevano attaccato un camion tedesco, disarmato e lasciato liberi i due militari catturati. Questi riferirono l'accaduto al loro comando, il quale ordinò la strage e la distruzione della casa colonica presso la quale era avvenuto l'attentato. Dell'accaduto diede notizia un volantino del CLN di Castel Maggiore del 13 settembre 1944.
Riconosciuto partigiano dall'1 ottobre 1943 al 12 settembre 1944. [B-O]

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.