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Primo Ravanelli detto/a Pri

30 settembre 1903 - [?]

Scheda

Primo Ravanelli, «Pri», da Luigi Enrico e Prudenza Rosa Foschi; nato il 30 settembre 1903 a Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Falegname. Iscritto al PCI.
Nel novembre 1930 fuggì da Imola per evitare l'arresto, com'era avvenuto per altri 88 militanti antifascisti imolesi, tutti accusati di «organizzazione comunista».
Il 13 dicembre 1930 fu arrestato ad Argegno (CO), mentre tentava di espatriare clandestinamente in Svizzera.
Venne deferito al Tribunale speciale e il 20 giugno 1931 condannato a 6 anni di reclusione più 3 di libertà vigilata per «associazione e propaganda sovversiva e detenzione di armi».
Tornò in libertà il 13 dicembre 1932 a seguito della concessione dell'amnistia per il decennale fascista. Fu classificato di «3a categoria», quella degli elementi considerati politicamente più pericolosi.
Dall'1 al 10 maggio 1938 venne arrestato, in occasione della visita di Hitler in Italia.
Il 6 aprile 1943 nella sua pratica fu annotato: «non ha dato finoggi prove di ravvedimento».

Con l'inizio della lotta di liberazione, fu uno dei primi organizzatori delle squadre armate a Imola.
Militò nella 36a brigata Bianconcini Garibaldi e operò a Imola. Per qualche tempo fu ufficiale di collegamento con il CUMER e in seguito responsabile dell'intendenza del Comando piazza di Imola.
Il fratello Secondo cadde nella Resistenza. Riconosciuto partigiano, con il grado di tenente, dall'1 novembre 1943 al 14 aprile 1945. [O]