Pro Rastrellati (Pro-Ra)

1944

Scheda

Non si conosce il numero esatto degli italiani rastrellati dai tedeschi nel 1944 e deportati in Germania per il lavoro coatto. Spesso, durante il trasferimento, questi deportati sostavano per un periodo più o meno lungo alle Caserme rosse di Bologna, nei pressi dell’Ippodromo, oggi via di Corticella. Da una testimonianza di don Giulio Salmi* risulta che tra il giugno e l’ottobre 1944 dalle Caserme rosse transitarono circa 35 mila rastrellati. Don Salmi nel febbraio era stato nominato cappellano delle Caserme rosse, un campo gestito dall’esercito tedesco e dalla GNR. Con la collaborazione di alcune suore, di crocerossine e di volontari don Salmi organizzò una rete di assistenza chiamata Pro rastrellati, abbreviato in Pro-Ra. Con l’appoggio di numerose organizzazioni della curia, la Pro-Ra garantì l’assistenza morale e materiale a tutti i rastrellati, provvedendo anche a tenere i contatti con le famiglie. In settembre la gestione delle Caserme rosse fu assunta dalle SS tedesche e il 9.10 don Salmi, dopo essere stato a lungo minacciato, fu cacciato. Il 12 un bombardamento aereo spianò il campo. Dopo di allora i rastrellati furono spostati nella caserma del 3° artiglieria a Porta S. Mamolo. In occasione del Natale 1944 la Pro-Ra distribuì oltre 2 mila pacchi. [O] 

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Eventi

Persone

Bibliografia
1944, vengono i tedeschi ci prendono in casa: i rastrellamenti, i campi di concentramento nell'area toscana, romagnola, bolognese: prima ricognizione
Aquilano L.
1995 Bologna Comitato reg. per le celebrazioni del 50o anniversario della Resistenza e della Liberazione E.R.
Cuore 1944
Gabrielli Rosi C., Mariani S., a cura di
1975 Lucca Il centro di educazione democratica
Tra i rastrellati delle Caserme rosse
Salmi G.
1992 Bologna Dehoniane