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Clemente Primodì Negrini

16 Ottobre 1806 - 13 Agosto 1861

Scheda

Clemente Primodì Negrini (Bologna, 16 ottobre 1806 - Livorno, 13 agosto 1861). Nato da Bologna da una solida famiglia borghese, laureatosi in matematica presso l'Ateneo della propria città, Clemente Primodì partecipò alla rivoluzione del 1831 e, assieme al padre Francesco, fu uno dei volontari bolognesi che, guidati da Alessandro Guidotti, raggiunsero Ancona per aiutare i patrioti di quella città. "Fu uno dei primi faziosi ed istigatori, era con i ribelli del 3 febb.o, fu nominato Tenente col qual grado marciò ambe le volte, e nel fatto di Cesena, dovette rimanere nascosto per molte ora in una Cantina. Continua a tenere condotta biasimevole".

Alla morte del padre (1849) ne ereditò le cospicue sostanze, ma dovette poi sostenere una lunga controversia legale con la sorella Carolina – moglie dello scultore Cicinnato Baruzzi – a causa di problemi sorti nella divisione dell'eredità. Nel 1859 morì lo zio materno Giulio Negrini, che lo aveva nominato suo erede universale a condizione che aggiungesse il proprio cognome al suo. “Solerte ed oculato amministratore”, fin dal 1858 Primodì aveva disposto che, alla sua morte, il proprio patrimonio andasse ad istituire un collegio denominato "pio asilo" destinato ad orfani bolognesi dai 7 ai 9 anni da avviare all'apprendistato di arti o mestieri. Nel 1861 Clemente Primodì morì improvvisamente a Livorno, dove si era recato per la stagione dei bagni. Due anni dopo, nel 1863, veniva inaugurato in via Fondazza - dove ebbe sede fino al 1960 - il “Pio Privato Asilo Clemente Primodì per orfanelli adulti”.

Nel tempo l'Istituto “Clemente Primodì” divenne una realtà caritativo-assistenziale assai nota a Bologna, sostenuta e seguita, tra gli altri, dal conte Francesco Cavazza; durante la prima guerra mondiale ospitò per qualche tempo anche una Casa Famiglia per i soldati dalle terre lontane, promossa dalla moglie di lui, Lina Bianconcini Cavazza. Incorporato da alcuni anni nell'ASP Città di Bologna, è tuttora operante, pur se con finalità diverse da quelle per la quale venne fondato, in via del Pratello 55. Nel 1998 gli amministratori e gli ex alunni del collegio hanno posto in questa sede una lapide a ricordo di Clemente Primodì. A lui è dedicata infine una via cittadina, nella zona dell'Ospedale Sant'Orsola. E' sepolto nella tomba di famiglia realizzata dallo scultore Cincinnato baruzzi, posta nella Sala delle Catacombe della Certosa di Bologna.

Otello Sangiorgi