Trombetti Enrico

Trombetti Enrico

30 luglio 1879 - 17 agosto 1915

Note sintetiche

Causa della morte: Disperso

Onorificenze

  • Medaglia d'Argento al Valor Militare
    Comandante di due compagnie di prima linea le condusse brillantemente all'assalto ed alla conquista delle trincee nemiche penetrandovi tra i primi, e due giorni dopo, alla testa della sua compagnia, attaccò furiosamente un'altra posizione avversaria giungendo fin sotto i reticolati, ove trovò morte gloriosa. - Santa Lucia di Tolmino, 16-18 agosto 1915.

Scheda

Trombetti Enrico di Cesare, tenente in servizio attivo nel 26° reggimento fanteria, nato il 30 luglio 1879 a Bologna, disperso il 17 agosto 1915 nel settore di Tolmino in combattimento. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Entrò giovinetto nella palestra della Virtus e, per la sua grande bontà e per la costanza che poneva nell'allenamento, era riuscito a farsi ben volere dai suoi maestri ed amare dai compagni di lavoro.
Quando l'ottimo socio lasciò la società per arruolarsi, allievo sergente, in un reggimento di fanteria fu un dispiacere per tutti.
Ma la sua nuova carriera volontariamente intrapresa, non lo separò del tutto dagli amici ai quali scriveva spesso e cercava di rivedere durante le brevi licenze annuali.
Così è stato festeggiato per la sua nomina a sergente maresciallo, a maresciallo maggiore, a sottotenente ed a tenente. E se la morte eroica non avesse troncata la sua laboriosa esistenza, sarebbe certo stato salutato come capitano.
Fece la guerra d'Africa col 7° Reggimento Fanteria ed ebbe così modo di mettere in evidenza le sue spiccate doti di valoroso combattente.
Col 26° Fanteria fu inviato nei primissimi del maggio 1915 al fronte dove per la conquista di Tolmino cadde da eroe, guadagnandosi la Medaglia d'Argento il 17 agosto 1915, sotto i reticolati nemici in S. Lucia, quale comandante di due compagnie di prima linea, e lasciando nel più profondo dolore i parenti e gli amici a cui è mancato il conforto di rivedere la cara salma.
Il tenente Trombetti Enrico, di umilissimi natali, è stato un uomo di fatti, e nei fatti dimostrò ardore, forza, intelligenza, penetrazione: qualità senza dubbio rarissime.

Tratto da: "Virtus" Società di educazione fisica Bologna, notizie storiche 1871-1931, Bologna, Tip. N. Finzi,1932

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