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Tempio Ossario di Udine

Di rilevanza storica

Schede

Il tempio ossario di Udine riunisce nel proprio complesso due grandi edifici.  Monsignor Clemente Cosattini, parroco della chiesa di San Nicolò di Udine, al suo ritorno dalla guerra, dove aveva servito come cappellano militare, promosse l'idea di ristrutturare la propria chiesa, fatiscente dopo gli eventi bellici  per tramutarla in un tempio-ossario dedicato al culto dei caduti in guerra ma soprattutto per raccogliere la salme dei tanti militari inumati nei cimiteri di guerra del circondario della città friulana. Questa inziativaavviata già nei primissimi anni '20, si andò a sposare in pieno con le direttive ministeriali e con le disposizione dell'ente preposto dal governo per la  Cura e Onoranze delle Salme dei Caduti in Guerra, il COSCG, che aveva sede proprio a Udine. I lavori iniziarono nel 1925. L'edificio, nella sua forma attuale, fu costruito nel 1931, prima seguendo il  progetto dell'architetto Alessandro Limongelli, che morì nel 1930, e poi portato a termine dall'architetto Provino Valle.

La pianta del Tempio è a croce latina. Ai lati del grande portone d'ingresso campeggiano, due per parte, quattro enormi statue scolpite in pietra piasentina raffiguranti “il Marinaio”, “l’Alpino”, “il Fante”, e “L’Aviatore”, realizzate sui bozzetti in gesso (1938) dello scultore udinese Silvio Olivo.  

All'interno del tempio-ossario sono custodite le spoglie di oltre 25.000 caduti italiani, di cui 21.513 noti e 5.658 ignoti. Le celle che ospitano i resti dei caduti si trovano sulle pareti delle tre grandi navate della chiesa, riportanti il nome inciso di ogni militare. 
Fra i caduti è inumato anche il famoso Riccardo Giusto, considerato il primo caduto italiano della Grande guerra, colpito a morte alle ore 04:00 del 24 maggio 1915 sul Monte Natpriciar (cima secondaria del Monte Jeza) sul massiccio della dorsale del Kolovrat, una catena montuosa a picco sulla valle dell'Isonzo fra Caporetto e Tolmino.

Giacomo Bollini

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